Si sono conclusi i lavori di bonifica del sito di costruzione del Parco Eternot, che sorgerà sulle ceneri dell’ex stabilimento Eternit.

«I lavori, che si sono protratti per tutto il mese di agosto – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi -, hanno interessato in particolar modo la discesa e l’area di confine lungo il canale Lanza, dove durante gli scavi era stata riscontrata la presenza di amianto nel terreno. Come promesso, la bonifica si è conclusa entro il 9 settembre, prima della riapertura della vicina scuola per l’infanzia Luisa Minazzi».

Nello specifico, gli interventi hanno riguardato l’incapsulamento e la ricopertura con teli plastici delle superifici interessate, in modo che gli operai della Consortile Eternot (consorzio creato tra le ditte esecutrici dei lavori, con Allara Spa come capogruppo) possano agire in totale sicurezza.

 

La zona è stata inoltre continuamente oggetto di monitoraggi dell’aria a cura dei tecnici dell’Arpa Piemonte – Polo Regionale Amianto, senza che i dati raccolti destassero preoccupazioni. Il monitoraggio finale è stato eseguito il 2 settembre e anch’esso ha riscontrato concentrazioni di fibre di amianto ampiamente inferiori ad 1 fibra/litro.

Tutto è pronto quindi per la prosecuzione dei lavori, che prevedono l’edificazione di un muro di contenimento lungo tutto il perimetro del canale realizzato in pannelli prefabbricati con fondazione di cemento armato poggiante su micropali.

Infine, si procederà con il riempimento tramite materiali terrosi, per fornire così la base sulla quale saranno effettuate le piantumazioni e realizzate le varie strutture di arredo urbano. Il parco vedrà infatti la presenza di un’arena per eventi (come manifestazioni musicali, culturali, lezioni all’aperto delle scolaresche e pattinaggio), un percorso ciclopedonale, la sistemazione con panchine nella zona panoramica e l’allestimento di un’area giochi per bambini di oltre 900 metri quadrati.

«Questo progetto ha una fortissima valenza simbolica – ha poi concluso Demezzi – poiché rappresenta la voglia di rivalsa dell’intera città, che si riappropria così di questo spazio traformandolo in un emblema della lotta contro l’amianto».

 9 settembre 2013