Tutto è nato dalla frase che il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, ha detto durante un convegno organizzato dal sindacato che si è svollto giovedì sera ad Alessandria: “Dichiarando il dissesto – ha detto la Camusso – Alessandria si è autocondannata. Ma non devono pagare i lavoratori” .
Come giornale abbiamo volutamente ignorato l’evento perché crediamo, che pur riconscendo tutte le qualità della persona, un segretario nazionale di un partito, di sindacato, di qualsiasi altro ente, ministro o altro esponente di elevato livello, non possa avere una conoscenza tale del territorio e della situazione per poter esprimere un parere motivato in merito.
Le reazioni dei politici e dello stesso sindacato e le numerose lettere giunte in redazione ci spingono però a parlare dell’argomento.
Abbiamo deciso di farlo in modo succinto pubblicando di seguito il comunicato del PD e quello, in risposta della Cgil, lasciando ovviamente ai lettori, ogni giudizio in merito.
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IL COMUNICATO DEL PARTITO DEMOCRATICO
I Parlamentari Piemontesi, il Segretario Regionale, i Consiglieri Regionali e Comunali del Partito Democratico si sono riuniti Insieme al sindaco e alle segreterie comunali e provinciali del partito alessandrino per valutare quali iniziative urgenti mettere in atto per sostenere l’amministrazione nel difficile sforzo di risanamento rilancio della città.
Nel corso della riunione è stato da tutti ribadito come il PD alessandrino, prima all’opposizione e ora al governo di Alessandria abbia sempre operato ispirandosi ad un principio cardine: il rispetto della legalità e della trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche.
Sono stati invece i comportamenti illegittimi, opachi e sulla cui stessa e dubbia legalità si sta esercitando la magistratura, attuati dalla precedente giunta, a portare la città nelle critiche condizioni in cui si trova.
Confondere i piani e accreditare l’idea che sarebbe stato meglio per Alessandria aggirare la legge e nascondere sotto il tappeto le scorie di una cattiva e sciagurata amministrazione, significa commettere un grave errore.
In questo senso, le affermazioni della segretaria nazionale della CGIL sono non solo sbagliate e inaccettabili, ma anche del tutto inservibili al fine di aiutare il capoluogo, compresi i dipendenti pubblici, ad uscire dalla situazione in cui li hanno sprofondati i cinque anni di Fabbio.
Ciò che, al contrario, tutti noi continueremo a fare nelle prossime ore e nei prossimi giorni con ancora maggiore determinazione e coesione rispetto agli sforzi fin qui già compiuti in questi mesi è premere sul governo affinché adotti con la massima urgenza gli interventi indispensabili a rendere il percorso di risanamento (che ha già prodotto importanti risultati in termini di contenimento dei costi) accettabile per la tenuta sociale della comunità alessandrina e che possa ricreare le condizioni per tornare a parlare di speranza nel futuro.
Noi è questo che faremo a tutti i livelli, ponendo la crisi di Alessandria come una “grande questione nazionale”. Ci auguriamo di ritrovare al nostro fianco da domani stesso anche la CGIL e le altre organizzazioni sindacali, evitando una volta per tutte di ignorare le conseguenze nel preferire facili battaglie di retroguardia al posto di soluzioni concrete, condivise e realistiche.
PD Alessandria
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E QUELLO DELLA CGIL
Sul caso Alessandria, Susanna Camusso ha espresso in modo nitido cosa pensa la Cgil, in tutte le sue articolazioni territoriali e di categoria.
Se questo è servito a far muovere il PD, e per la prima volta in modo così imponente, come ci riferisce il comunicato stampa del PD locale, questo è un fatto positivo, dato che a 16 mesi dall’insediamento della giunta Rossa, dal governo non c’è stata alcuna risposta.
La città è già stata messa in ginocchio Questa è un dato di fatto.
Per la Cgil c’è un unico piano che conta: chi paga i prezzi del dissesto. Non possono essere lavoratori e cittadini, gli unici che non hanno responsabilità.
Se adesso ci troviamo dentro al tunnel del dissesto, per uscirne, si abbia almeno la forza di far cambiare leggi sbagliate.
Ci auguriamo che l’intervento del PD sul governo (di cui è parte importante) sia volto a salvare la nave, cioè Alessandria, e non solo il suo comandante.
Ci auguriamo che il PD sappia opporsi alle posizioni irresponsabili di chi dice, dentro la stessa Giunta Rossa, che risanare vuol dire licenziare.
Soldi tempo ammortizzatori: sono i risultati concreti da ottenere dal Governo., se si ha a cuore l’occupazione, i servizi, i cittadini.
Ogni altro piano di discussione non ci interessa, e crediamo non interessi più né ai lavoratori, né alla città.
Alberto Tomasso_Segretario Generale CGIL Piemonte
SilvanaTiberti Segretaria Generale CDLT Alessandria
15 settembre 2013