“E’ inutile edulcorare la realtà: i posti di lavoro si stanno perdendo. In Aspal e Costruire insieme, con le operazioni servizio informatico e servizi educativi. Tutti i precari, a cui erano state fatte grandi promesse, sono a casa Le cooperative sono al collasso e i licenziamenti sono già in corso.”
La critica verso il Comune di Alessandria è dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil ed è durissima.
“Come si fa ad esternalizzare servizi – dice Silvana Tiberti della Cgil – a dar fuori il lavoro, senza nemmeno preoccuparsi di trasferire i lavoratori? Chi ci guadagna con l’affidamento esterno del servizio? Non è chiaro quanto si risanino i conti del Comune e delle partecipate, quale sia la convenienza economica di queste operazioni. I conti chiesti, per capire il senso delle operazioni, non sono mai arrivati. Quel che è chiaro è che si vende lavoro. Ovvero i lavoratori. I nostri.
Qui siamo oltre la strozzatura dei numeri e dei vincoli del dissesto. Sono scelte di gestione di questa amministrazione.”
Secondo i sindacati siamo alla madre dei problemi cioè la trasparenza, la qualità delle relazioni, la chiarezza del progetto, la coerenza con le promesse fatte in campagna elettorale. La qualità dei servizi, in particolare i più delicati come quelli per l’infanzia.
“Se l’unico obiettivo di questa amministrazione è passare il nodo bilancio – aggiunge Alessio Ferraris della Cisl – con tagli lineari su lavoro e servizi ai cittadini, con tariffe al massimo , siamo di nuovo allo strappo. Se le scelte di gestione aggravano la durezza del dissesto, è ancora peggio. Vedremo come si conclude la vicenda AMIU, dove avevamo condiviso il percorso ARAL, ma adesso?”
“Il nostro dissenso è totale – conclude Paola Bisio della Uil – e il confronto va riaperto subito. Sul lavoro, sui servizi, sui costi.”
Laconico il sindaco di Alessandria: “Prendiamo atto delle dichirazioni dei sindacati – dice Rita Rossa – che preferiscono per l’ennesima volta, spostare l’attenzione dal merito delle questioni a giudizi di valore e politici arrivando al punto di accusare questa Amministrazione di “vendere i lavoratori”. Un’affermazione talmente lontana dalla realta’ di questi quindici mesi, che, se non viene rimossa, impedisce qualsiasi forma di confronto.”
2 settembre 2013