Quando hanno visto le due ragazze in difficoltà non ci hanno pensato due volte: si sono tolti la divisa e si sono gettati nelle acque del Bormida salvando due sorelle che probabilmente sarebbero annegate.
E’ accaduto nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì, quando una pattuglia delle “Volanti” stava transitando lungo le sponde del fiume Bormida, nei pressi della tangenziale cittadina, luogo ove abitualmente viene praticato il jogging dagli appassionati alessandrini.
Ad un certo punto, l’attenzione degli operatori veniva attirata da un signore in bicicletta che riferiva di aver visto due ragazze in difficoltà, in mezzo al fiume, nel tratto caratterizzato da piccole rapide.
Gli agenti si portavano immediatamente sul posto e dopo aver individuato le due donne, senza esitare, si gettavano nel fiume per raggiungerle, riuscendo, non senza fatica, a ricondurle a riva.
Dal racconto delle protagoniste della vicenda, risultate essere sorelle, si apprendeva che una delle due si era inoltrata imprudentemente nell’acqua del fiume, ma era stata presto risucchiata dalla corrente, verso il centro del greto, ed ivi bloccata dal fondo melmoso; la sorella si era poi gettata in acqua per soccorrere la congiunta, ma vi rimaneva anch’essa bloccata, in balia della corrente.
L’intervento degli agenti è stato decisivo e la loro tempestività ha permesso di ricondurre in salvo le ragazze, spaventate ma incolumi, tanto da non dover ricorrere neanche alle cure mediche del “118”.
Un gesto eroico perché il fiume in quel tratto è pieno di insidie, tuttavia i due poliziotti di circa 35 anni, non hanno voluto enfatizzare più di tanto l’episodio, che rientrerebbe nei “normali” doversi degli agenti, anche se salvare vite umane, in questo modo, non può certo definirsi una normalità quotidiana.