Fratelli d’Italia: sulla famiglia non si scherza. Il circolo “Arturo Martini” di Acqui Terme organizza domenica 29 settembre un gazebo per raccogliere le firme contro la proposta del ministro Kyenge di sostituire sui documenti i termini “mamma” e “papà” con “genitore 1” e “genitore 2”

“Il ministro all’Integrazione Cecile Kyenge – dice una nota di Fratelli d’Italia – in un recente intervento, ha sostenuto la necessità di introdurre i termini ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’ al posto di ‘madre’ e ‘padre’ nei moduli e documenti pubblici.

Con la scusa di non voler discriminare le coppie omosessuali si preferisce infliggere un duro colpo alla famiglia tradizionale, già messa in grossa difficoltà dalle politiche economiche del governo Letta.”

“Le scelte individuali sono da rispettare e tutelare, anche quelle sessuali, ma l’apertura e la tolleranza non presuppongono la negazione del cardine della nostra società: la famiglia tradizionale, composta da madre e padre, che insieme procreano e danno vita alle nuove generazioni. Non esiste essere umano al mondo che non sia figlio di un papà e figlio di una mamma, anche se sconosciuti perché hanno donato il seme e l’utero in affitto.” – spiegano dal circolo acquese di Fratelli d’Italia – “Non c’è futuro possibile senza la tutela della famiglia ed ogni bambino ha il diritto di avere una visione chiara del mondo; il tempo e la scoperta di sé poi lo porterà a scegliere la sua strada.”

Fratelli d’ Italia non smetterà mai di opporsi all’ oblio nel quale si vuole fare scomparire questo presupposto fondamentale e ciò che oltremodo meraviglia è la posizione di UDC e Forza Italia, che sono al Governo con chi tenta di demolire il concetto di famiglia tradizionale, come il Ministro Kyenge.

“Un livellamento, quello proposto dal Ministro Kyenge, che ha in odio la realtà e che con l’espediente nominalista tenta di cambiare l’essenza delle cose. Malgrado alcuni in nome di una presunta libertà vadano rivendicando diritti sulla natura stessa, il tentativo appare grottesco e quantomeno irrazionale.” – concludono dal circolo “A. Martini” – “E se un governo, che oggi c’è e domani è già scomparso nella nebbia, ci imponesse di chiamare i nostri genitori numeri 1 e 2, o lettere A e B, o con un codice alfanumerico che tanto ci ricorda quegli sventurati detenuti dei gulag e dei lager, senza volto, senza nome, senza identità, resi forzosamente “uguali” dai capelli rasati a zero, senza apparenti “differenze”, noi continueremo a chiamarli come la natura umilmente ci suggerisce: Mamma e Papà.”

Fratelli d’Italia contrasterà in tutti i modi, sia a livello nazionale che locale, questi provvedimenti che vanno a minare la famiglia tradizionale e invita le altre forze di centrodestra a far sentire forte e chiaro il proprio dissenso: domenica 29, al pomeriggio, saremo in Corso Italia (all’altezza della scalinata della Schiavia) con un gazebo dalle 16 alle 18.30 per una raccolta firme contro questa assurda proposta del Ministro Kyenge.

Per informazioni e adesioni al circolo “Arturo Martini” di Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale è possibile scrivere alla mail fratelliditalia.acqui@gmail.com, contattare il numero 3387349537 o iscriversi al Gruppo “Fratelli d’Italia Acqui Terme” presente su Facebook. E’ inoltre possibile seguire l’attività del circolo consultando la bacheca posta all’incrocio tra Corso Bagni e Via Alfieri. La sede del circolo è situata in via Biorci 3 ad Acqui Terme.

28 settembre 2013