Vanno via, fuori da Tortona, perché la città non offre nulla. La città si gira a piedi in un’ora; dall’Oasi al Santuario della Madonna della Guardia bastano 15 minuti in bicicletta, non ci sono svaghi, né divertimenti, non ci sono occasioni di ritrovo, soprattutto per i giovani e anche i locali che avessero intenzione di organizzare anche solo un piano-bar, alle 23 devono smettere.
Già: a Tortona c’è un regolamento comunale in cui vige il coprifuoco e dopo le 23 bisogna chiedere un’autorizzazione speciale per suonare, anche solo per il Piano bar.
Eppure i tortonesi chiedono solo una scusa per uscire, una piccola manifestazione o qualcosa che li faccia rimanere in città, perché uscire da Tortona per andare a mangiare un gelato a Rivanazzano, Salice o in val Curone, comunque costa e ne farebbero volentieri a meno se Tortona offrisse qualcosa.
Purtroppo non è così: perché la politica di questa Amministrazione in questi 4 anni è stata chiara fin da subito: tagliare le spese e prima di tutto la cultura e le manifestazioni.
UNA SCUSA PER COPRIRE L’INEFFICIENZA DI QUESTA GIUNTA?
Ma questa, a nostro parere è soltanto una scusa per “coprire” la verità: e cioè che quando si spende quasi tutto il budget annuale per “Assaggia Tortona” costata ben 40 mila euro e quando non si ha né la voglia né l’inventiva di saper organizzare tante manifestazioni con pochi soldi, utilizzando le risorse umane a disposizione della città, questi sono i risultati.
Tortona sta morendo e il prossimo Sindaco chiunque sia, Berutti compreso se mai dovesse ripresentarsi (ma non crediamo) e dovesse essere rieletto, deve avere soltanto un’unica priorità: risollevare la città dall’apatia in cui è piombata. E per apatia non ci riferiamo solo alla crisi economico-occupazionale, ai negozi a alle attività che chiudono, ma a tutta una situazione che vede la città e i suoi abitanti abulici.
SFRUTTARE LE 2 ECCELLENZE DI TORTONA
Tortona, è universalmente riconosciuto, ha due caratteristiche fondamentali; la posizione geografica al centro del vecchio triangolo industriale (ed infatti funziona molto bene il settore della logistica) e le attrattive.
Tortona ha attrattive storiche (resti romani, palazzi d’epoca e personaggi di grande spessore come Fausto Coppi e molti altri), attrattive culturali (Pellizza da Volpedo, Barabino, Perosi, Sarina ed altri), attrattive religiose (Don Orione) e attrattive eno-gastronomiche con una serie di vini e prodotti locali che si trovano solo da noi.
E’ tempo che il futuro sindaco sfrutti sia la posizione geografica e che LE attrattive e scelga un assessore alla cultura e alle manifestazioni in grado finalmente di dare un impulso a questa città in declino, perché solo così, forse, potrà esserci un futuro per Tortona e per i suoi abitanti.
Angelo Bottiroli
20 agosto 2013