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TORTONA: Lettera aperta al Consiglio Comunale da parte della Soms di Castellar Ponzano

Spettabili Consiglieri,

Questa lettera è diretta a tutti voi per due motivi:

primo, perché sembra che in Giunta i problemi riguardanti la frazione di Castellar Ponzano fatichino a trovare un minimo di considerazione;

secondo, perché ci sembra quanto meno scorretto, quando le cose non vanno per il verso giusto, guardare sempre e solo a Sindaco e Giunta comunale: tutto sommato, un sistema democratico prevede anche la presenza attiva di un’opposizione e l’art. 23 dello Statuto del Comune di Tortona riserva atutti i Consiglieri il “diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno e proposte di deliberazione” … di fare qualcosa, insomma.

Sono di pochi giorni fa le notizie sulla cosiddetta isola ecologica del cimitero di Castellar Ponzano. Lo scorso anno, durante l’incontro avuto con il Sindaco e con parte della giunta comunale, ci era stato spiegato che “l’Amministrazione comunale aveva già comunicato la problematica all’ASMT la quale aveva comunicato che questo sito era stato ritenuto idoneo, sia operativamente che logisticamente, al fine di individuare un punto di raccolta dei rifiuti ingombranti prodotti dai frazionisti e quindi con l’intento di fornire un servizio agli stessi, ed al contempo evitare possibili abbandoni sul territorio. Purtroppo, nel tempo, è emerso che l’area viene impropriamente utilizzata per rilasci di rifiuti ed abbandoni di varia natura. Per questo Gestione Ambiente sta verificando la possibilità di optare per un sito diverso se non per una modalità di raccolta differente dei rifiuti presso la frazione.” (da “Il Comune di Tortona informa” del 15/05/2012).

Ora, anche in un paesino di campagna come il nostro, tutti sanno che un’attività complessa come verificare “le possibilità di optare per un sito diverso” richiede un movimento di neuroni non da poco: ci vogliono controlli, incontri, riunioni, firme, permessi, pareri … magari persino un “briefing”! Gestione Ambiente, però, non si è spaventata e, dopo soli 14 mesi di lavoro (e dopo gli articoli pubblicati da 7giorni e da altri giornali), è arrivata la soluzione. Infatti, un manifesto affisso in paese ha recentemente avvisato gli abitanti che la Giunta ha deciso di spostare il punto raccolta rifiuti ingombranti, nota bene in via sperimentale, in un altro sito: via Bruno Prati, nei pressi della pesa. Cioè, esattamente dove stava prima e da dove era stato spostato in seguito alle rimostranze e alle proteste dei cittadini.

Alla faccia della sperimentazione e alla faccia anche dell’art. 104 del Regolamento Comunale di Igiene che, tra l’altro, recita: “E’ proibito gettare, spandere o accumulare immondizie e rottami di qualsiasi genere, acque sporche, materiale di scavo o demolizione o altro materiale che provochi offesa, imbrattamento o molestia, sulle strade, sulle piazze, sui cortili e su qualsiasi area di terreno scoperto nell’ambito pubblico o privato, come anche in fossi o canali.” Si sono dimenticati di aggiungere “ma solo se lo fanno i privati cittadini”!

Cosa c’è da sperimentare in una soluzione che già una volta si è rivelata inadatta e fallimentare? Torneremo ad avere una catasta di “rudo” in mezzo al paese e tanti rifiuti in più sparsi per la campagna ed il torrente… anche se in via sperimentale.

A Castellar Ponzano siamo già stati presi per i fondelli più volte con la storia della sperimentazione: qualcuno ricorda gli articoli del giugno 2011? “Castellar Ponzano: parte la sperimentazione semaforica” (da “Il Comune di Tortona informa” del 27/06/2011). Si trattava di risolvere i problemi di sicurezza dovuti all’alta velocità sulla ex strada statale che attraversa l’abitato. E’ cambiato qualcosa? Sulle altre strade di accesso a Tortona sì, a Castellar Ponzano, ovviamente, no: possiamo solo ringraziare i soliti Carabinieri che, senza troppi esperimenti, una certa presenza cercano di garantirla!

La cosa più divertente è che, soprattutto in Comune, tutti si offendono quando si dice loro che chi vive qui è considerato e viene trattato come un cittadino di serie B. Infatti, tanto per fare un esempio, a Castellar Ponzano si portano i rifiuti in centro paese, nell’unico spazio aperto dove anziani e bambini possono incontrarsi; a Tortona, invece, si prevede una spesa di 200.000,00 € per la riqualificazione dei giardini “Luigi Silvi”. Questo perché siamo tutti cittadini di serie A, tutti uguali, che pagano le stesse tasse e hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri!

Signori Consiglieri, a nessuno viene in mente di presentare un’interrogazione, un’interpellanza, una proposta? Nel caso non ve ne foste ancora accorti, si sta parlando dei diritti e della salute di vostri concittadini, si sta parlando degli stessi problemi toccati lo scorso anno negli incontri organizzati prima con il Sindaco e la Giunta, poi con voi e con il vostro Presidente, gli stessi punti ancora completamente irrisolti, gli stessi di cui avevate tanto chiacchierato in campagna elettorale. Forza, non abbiate paura di sembrare troppo sensibili nei confronti dei vostri elettori, dopo tutto il prossimo anno si vota!

Qualche buon vecchio esperto prenderà questa lettera solo come uno sfogo, sbufferà e ci spiegherà pazientemente che il problema sta nella mancanza di soldi, quei soldi che nelle frazioni ci sono sempre quando si tratta di prenderli, quasi mai quando si tratta di spenderli.

Permettete che dubiti del fatto che i problemi siano dovuti solo alla crisi economica, al buco di bilancio o al patto di stabilità. A dimostrarlo sta il fatto che, quando i soldi c’erano, venivano sprecati o si preferiva spenderli per le fontane, per le aiuole, per l’arredo urbano di via Emilia, per le rotonde inutili, per altre attività meno edificanti.

Dubito anche che ci si limiterà ancora una volta ad una lettera di sfogo: per chi non esce mai da Tortona, sembra che cominci ad esserci anche gente stufa di farsi prendere in giro e con la voglia di far valere la propria opinione.

Nel caso, però, in cui aveste ragione ed il problema fosse davvero tutto lì, vorrei darvi un piccolo suggerimento: stabilito che questa frazione rappresenta una serie di problemi così difficili da risolvere ed una necessità così disperatamente alta di fondi, perché non inserite Castellar Ponzano nell’elenco dei beni dismissibili? Potreste venderci come avete fatto con Palazzo Leardi o il Mercato Coperto. Magari qualche Comune qui intorno è anche disposto a comperarci! Vi togliereste il problema una volta per tutte e magari potreste farci quattro soldi. Pensateci: potreste avere i fondi per una bella rotonda tra via Sarina e via Emilia, con tutto il porfido nuovo, la fontana e l’aiuola con le fragoline in mezzo!

Soms di Castellar Ponzano



 30 agosto 2013

 

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