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TORTONA: Dov’è finita la Consulta delle Associazioni che raggruppa oltre 70 organismi e migliaia di iscritti?

Dovrebbe essere l’organismo che propone interventi, manifestazioni ed iniziative al Comune di Tortona, ma ormai da diverso tempo  si sono perse le tracce. Eppure sul sito del Comune di Tortona si dà ampio spazio questa istituzione ormai in funzione da ben 18 anni, ma che pochi conoscono in città, anche se di fatto rappresenta  migliaia di Tortonesi.

Stiamo parlando della Consulta delle Associazioni di Volontariato del tortonese, in acronimo CAV istituita dal 1995, quale organismo di partecipazione e raccordo fra le istituzioni e le espressioni del Volontariato presenti sul territorio.

Al CAV sono ammesse tutte le associazioni o enti esistenti nel Comune di Tortona e le sezioni, nuclei o rappresentanze locali di Enti Nazionali.

Il 21 febbraio scorso è stato nominato il nuovo Comitato di presidenza dall’Assemblea Generale della Consulta, ma cos’ha fatto questo Comitato da febbraio ad oggi?

Possiamo sbagliarci, ma non ci ricordiamo abbia organizzato iniziative di rilievo, o se lo ha fatto non ne ha dato notizia, così come non ci ricordiamo di aver mai ricevuto una email, uno scritto o qualcosa dalla Consulta o dal Comune dopo il 21 febbraio di quest’anno.

Eppure Tortona è uno dei pochi Comuni ad essersi dotato di questo organismo che potrebbe svolgere un ruolo fondamentale per il rilancio della città, soprattutto per quanto riguarda proposte di rilievo.

Per capire l’importanza di questo organismo – almeno a livello teorico – è sufficiente leggere sul sito del Comune, gli scopi e le finalità della Consulta che riportiamo integralmente:

“Promuovere azioni per l’affermazione, la promozione e la valorizzazione del Volontariato, favorire il confronto, la valutazione e il coordinamento tra il Volontariato presente nel territorio e le Istituzioni locali, promuovere la cittadinanza attiva, la partecipazione e il protagonismo del Volontariato, sostenere le iniziative del Volontariato di carattere sociale, ambientale e culturale, collaborando nella progettazione, organizzazione e realizzazione degli interventi, facilitare l’attività delle Associazioni ed il loro rapporto con l’Ente Locale, per migliorare la reciproca comunicazione, la conoscenza dei problemi dell’area del volontariato e l’efficacia degli interventi, far emergere i bisogni in campo sociale, culturale e ambientale per proporre possibili ed adeguati interventi.”

Non poca cosa, come si può vedere, e siamo certi che molte singole associazioni, al loro interno operano in questa direzione e seguendo queste finalità, ma qui non si tratta delle singole associazioni, ma della Consulta intensa come organo globale che raggruppa tutte (o quasi) oltre 70 associazioni che operano nel settore socio-assistenziale, diretto alla tutela e assistenza delle fasce sociali più deboli; nel settore civile diretto alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione in materia di protezione civile e in quello culturale diretto alla promozione, produzione, conservazione della cultura in tutte le sue espressioni.

Grandi obiettivi e grandi progetti sulla carta ma, come sempre, la montagna ha partorito un topolino e vorremmo tanto sbagliarci: vorremmo tanto che la Consulta intervenisse per dire cosa non funziona a Tortona, per far sentire al Comune la sua voce e quella di migliaia di iscritti alle singole associazioni (ed elettori) che potrebbero smuovere il Comune e spezzare il torpore della città, ma purtroppo questo non accade.

 25 agosto 2013

 

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