Si era trattato di un’evacuazione record: 7 mila persone allontanate in fretta e furia dall’Outlet di Serravalle Scrivia a causa di una telefonata anonima che aveva avvertito della presenza di una bomba all’interno della città commerciale. Era domenica 10 marzo.

Un dispiegamento imponente di mezzi l’ausilio della Squadra Artificieri dei Carabinieri di Milano e da unità cinofile antiesplosivo dell’Arma fatte giungere dal Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Volpiano, ricerche che fortunatamente davano esito negativo, ma crearono un gran caos con automobilisti incolonnati per ore e grave danno a tutti i negozi dell’Outlet.

La notizia fece il giro dei TG nazionali, con una risonanza mai vista.

Era questo che forse volevano i due autori della telefonata anonima: L.M. 33 anni residente a Cologno Monzese (Milano)e il suo amico C.K. di 32 residente a Milano, entrambi italiani, ed entrambi incesurati che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Alessandria per concorso in procurato allarme presso l’Autorità.

I carabinieri sono giunti a loro dopo cinque mesi di dififc8ile indagini, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa.

Quando hanno capito che si trattava di loro sono entrati in casa di entrambi e nell’abitazione di uno dei due hanno trovato il telefono cellulare verosimilmente utilizzato pervenuta quella domenica al centralino dell’Outlet che segnalava la bomba e fece scattare un vera e propria mobilitazione e il minuzioso controllo in tutti i 185 negozi da parte degli artificieri e in tutto il perimetro di oltre 37 mila metri quadrati.

Adesso i due rischiano grosso, perché oltre al processo potrebbe essere anche citati per danni dai proprietari dei negozi e anche dallo stato per l’inutile spesa sopportata dalla collettività con dispiego di Carabinieri in maniera massiccia.

 13 agosto 2013