“Le amministrative a Novi? Penso che il prossimo anno difficilmente la coalizione che vincerà lo farà al primo turno, per la frammentazione esistente, ed il ballottaggio sarà estremamente incerto in quanto potranno esserci delle liste civiche in grado di fare la differenza”: chi fa questo pronostico è Francesco Sofio, consigliere comunale del gruppo misto assieme a Biagio Zigrino e Francesco Moro al Comune di Novi. Consigliere dal 2009, è sicuramente assieme a Pino Dolcino colui che ha presentato più interpellanze su vari aspetti e problemi di Novi. E fra le richieste quella di un fondo Imu.
Perchè un fondo sociale Imu?
Premettiamo che nel giro di pochi giorni il Governo potrebbe cambiare tutta la sua politica su questa forma di tassazione rendendo inutile la mia richiesta. E’ altrettanto vero che sul Governo attualmente c’è molta incertezza. L’idea è nata da una analisi di quella che è la situazione economica a livello locale, nazionale ed internazionale. Vuole aiutare le fasce più deboli della popolazione di Novi, coloro che vivono con 5-600 euro al mese. Per costoro, anche se la rata Imu dovesse essere di non elevata entità, costituirebbe un costo difficilmente sopportabile. L’idea di fondo è quella di andare a spostare spese contenute nei vari capitoli di bilancio, andando a toccare quelle che al momento non sono indispensabili.
Lei ha chiesto che il Comune non impegni 400.000 euro per la ristrutturazione del teatro Marenco: perchè?
Anche qui una premessa: io non considero affatto inutile la cultura, ritengo che sia un bene ed un arricchimento per tutta la comunità. E poi l’Italia è un Paese che fonda gran parte della sua ricchezza sulla cultura. Il punto è che ci troviamo in una situazione economica difficile ed in primo luogo si deve pensare a quelli che sono i beni di prima necessità e nell’aiutare le persone in difficoltà. Inoltre si deve pensare alla sistemazione delle strade ed all’illuminazione pubblice. Il teatro, nonostante che sia un’operazione importante, non la ritengo una spesa indispensabile, da affrontare adesso. Se pensiamo come ci siano persone che la sera girano fra i cassonetti per trovare qualcosa da mangiare, non possiamo andare davanti alla città e dire che il Comune sosterrà una spesa di 400.000 euro per la ristrutturazione del teatro Marenco. E le stesse cifre sul numero di spettatori che si attendono sono del tutto aleatorie: chi stenta ad arrivare alla fine del mese vuoi che spenda per andare a teatro? Secondo me il teatro copre una utenza di persone benestanti e comunque di una elite che se lo puo’ permettere.
Il Sindaco Lorenzo Robbiano le ha fatto però presente che sono state stanziate cifre vincolanti a questo scopo da Ministero alla Cultura e dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Come potrebbe essere accolto un tirarsi indietro da parte del Comune riguardo alla cifra di sua spettanza?
Non trovo che questa del Sindaco di Novi possa essere una giustificazione. Credo che, in questo momento, il Comune non debba tirare fuori dai propri bilanci cifre per la ristrutturazione del teatro. Inoltre ritengo che la cifra di cui si parla, 5 milioni di euro, non sia sufficiente per portarla a termine, se ne farebbe una parte e poi magari si aspetterebbero altri quindici o venti anni per completarla. Se poi il Comune ci tiene a questa ristrutturazione, si trovino degli sponsor o dei cittadini che si facciano carico della spesa.
Lei è uno dei sostenitori degli orti sociali: perchè? Pensa che troveranno realizzazione?
Io, sinceramente, mi auguro che per settembre possano andare in porto. In fondo si tratterebbe di una spesa irrisoria rispetto a quella di un teatro e comunque molto importante in quanto si darebbe la possibilità, a famiglie monoreddito, di avere un pezzo di terra da coltivare che servirebbe per venire incontro alle loro esigenze. Poco tempo fa una emittente locale aveva presentato un servizio sugli orti sociali realizzati dal Comune di Alessandria: era emerso che si tratta di un progetto che funziona molto bene. Soprattutto sta dando i frutti che vorremmo desse anche quello di Novi. Inoltre le persone intervistate avevano sottolineato anche un altro aspetto e cioè che si tratta di un punto di socializzazione importante. Avrei altre di proposte da avanzare all’Amministrazione Comunale ma ci troviamo alla fine del mandato.
La Tav: favorevole o contrario?
In primo luogo vorrei capire quali benefici il Terzo Valico può portare al nostro territorio e quali potrebbero essere le ripercussioni sulla salute pubblica. Al momento c’è molta incertezza e francamente non ho le idee chiare.
Occupazione: il Comune avrebbe potuto fare qualcosa di più in questi anni?
Fermo restando che l’occupazione non è un problema solo di Novi è certo che il Comune potrebbe fare qualcosa di più per rendere la città appetibile dal punto di vista degli investimenti. La città è morta e nessuno è incentivato ad investire in una città morta. Mi spiego: quanti negozi sono chiusi nel Centro Storico ed anche nelle vie cosidette residenziali o periferiche? L’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto, in questi anni, incentivare maggiormente il commercio e contrastare in maniera più efficace la microcriminalità rendendo la città più vivibile. L’Amministrazione Robbiano invece è incorsa nella vicenda Maruzzella, azienda conosciuta a livello nazionale ed internazionale, che avrebbe voluto insediarsi a Novi e che alla fine ha dovuto desistere andando a fare altrove l’investimento.
Uno dei cavalli di battaglia del centro destra alle prossime elezioni sembra poter essere lo spostamento della stazione ferroviaria nel Basso Pieve: che ne pensa?
Credo che sia una idea da valutare ed al momento non so dire se potrebbe avere una presa o meno sull’elettorato. Però è fondamentale capire perchè si vuole spostare la stazione nel Basso Pieve. Se, effettivamente, l’Alta Velocità dovesse venire a Novi potrebbe essere utile per quel tipo di servizio. Ma, comunque, penso che la stazione ferroviaria stia bene dove è attualmente. La maggior parte delle città ha la stazione in posizione centrale e quindi più facilmente raggiungibile. Inoltre il recupero dell’area dove adesso è la stazione, creandovi magari una bella zona verde, non si presenta affatto così facile e comporterebbe cifre importanti.
Francesco Sofio si ricandiderà alle prossime elezioni?
Non lo so, deciderò nei prossimi mesi.
Novi avrà 4 consiglieri in meno, 16 contro i 20 attuali.
Penso che questo sia relativo, in Consiglio Comunale si dovrebbe entrare per fornire un servizio alla città, con persone competenti nel farlo. Altrimenti è inutile provarci.
Sofio, come vede la politica novese?
Molto confusa. C’è un Partito Democratico diviso fra Renziani e Bersaniani e quindi con i suoi problemi interni. Secondo me il Pd dovrebbe fare spazio alla nuova generazione, a quella incarnata da Matteo Renzi che, fra l’altro, è un bravo comunicatore e piace molto alla gente. Per il resto c’è molta frammentazione, con vari partiti, dal Pdl alla Lega, da Avanti Novi a Novisiamo, dai Fratelli d’Italia ad Alfare. Ed il Movimento 5 Stelle, che sicuramente presenterà un proprio candidato, dove lo mettiamo? Andremo al ballottaggio ma non saprei dire quali potranno essere gli attori di questo ballottaggio. Comunque quello che succerà nelle prossime settimane a livello nazionale avrà una notevole incidenza anche a livello locale.
Si parla di Guido Trespioli come candidato di Pdl e Novisiamo: d’accordo?
Posso dire che Guido Trespioli è sicuramente una brava persona, che sia l’uomo giusto ho i miei dubbi. Io penso che il centro-destra, se vuole vincere le prossime amministrative, deve presentare nuove persone e nuove proposte. Non parlo solo del candidato sindaco ma di tutto l’entourage che gli sta attorno e che lo deve sostenere. Facce nuove, giovani. E di giovani ce ne sono anche nel centro-destra.
Maurizio Priano
27 agosto 2013