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LU MONFERRATO: Dalla Germania ai campi sperimentali di Lu: piace la “Tonda Gentile Trilobata”


La “Tonda Gentile Trilobata” del Monferrato parla tedesco.

Proprio così, le nocciole monferrine suscitano grande interesse da parte dei ricercatori provenienti dalla Germania che trovano nei noccioleti della provincia di Alessandria, e nei campi sperimentali di Lu in particolare, spunti particolarmente interessanti e innovativi per studiare le peculiarità del territorio e conoscere meglio le colline del Monferrato.

Ancora una volta, dopo la visita avvenuta nel novembre 2011 di alcuni tecnici corilicoli della Bassa Baviera, un nutrito gruppo di coltivatori tedeschi del settore, è tornato a visitare l’importante realtà produttiva monferrina.

La visita tecnica è stata organizzata dall’Istituto per la ricerca e l’assistenza tecnica ai coltivatori di nocciole di Furth, nei pressi di Norimberga.

Accompagnati dalla dr.ssa Carola Nitsch, responsabile di tale Istituto, ben ventisei corilicoltori tedeschi hanno voluto visitare i noccioleti di Lu Monferrato, dove sono stati accolti dal professor Alessandro Roversi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e da Alberto Pansecchi, tecnico responsabile corilicolo della Coldiretti di Alessandria.

Gli ospiti hanno subito manifestato particolare interesse alla pregiata cultivar locale, la Tonda Gentile Trilobata (che loro chiamano ancora Tonda Gentile delle Langhe), alle forme di allevamento, alla gestione del suolo e alla biologia fiorale sottoponendo Roversi e Pansecchi ad un intenso fuoco incrociato di domande tecniche e di problematiche derivanti dalla loro attività di corilicoltori.

In particolare l’interesse degli ospiti è stato rivolto alla forma di conduzione delle piante allevate a palmetta che, nella realtà dei fatti, non sono presenti in nessun altra zona corilicola italiana o straniera.

“La presenza e l’attenzione di ricercatori provenienti da altre nazioni, che prendono a modello il nostro territorio ci inorgoglisce, testimonianza di come il nostro mondo agricolo, se spinto con proposte valide, sappia guardare al proprio futuro con coraggio e con la voglia di provare strade nuove. – hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – La nocciola rappresenta, infatti, una sfida vinta da Coldiretti che da ormai diversi anni è un fiore all’occhiello della produzione agricola provinciale, di come la filiera corta possa essere una delle opportunità di crescita e di valorizzazione del territorio. Un esempio, lo ricordiamo sempre con piacere, è l’accordo firmato tra la Coldiretti e la Novi-Elah-Dufour che si sta rafforzando di anno in anno, ottenendo ottimi risultati”.

Un territorio, quello provinciale, che manda segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi progetti.

 9 agosto 2013

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