Gentile Direttore,

in qualità di Presidente della Consulta delle Associazioni di Volontariato del Tortonese, mi permetto di intervenire in replica al Suo articolo del 25 agosto comparso su oggicronaca.it.

Mi preme puntualizzare alcuni aspetti:

– La Consulta è un organismo che riunisce e dà voce alle Associazioni di volontariato del territorio; lo scopo è fornire un supporto consultivo (consulta, appunto) al Comune di Tortona sulle tematiche dell’associazionismo e del volontariato.

– La partecipazione delle varie associazioni non è obbligatoria, per quanto la Consulta stessa auspichi la più ampia partecipazione del volontariato, in modo da garantire la rappresentanza ed accogliere il maggior numero di sodalizi.

Ritengo profondamente ingiusto – non nei confronti della Consulta o del Consiglio di presidenza che mi onoro di presiedere, ma nei confronti di tutti coloro che operano nell’ambito del volontariato – affermare che “…la montagna ha partorito un topolino…”. L’associazionismo tortonese è particolarmente vivo, attivo e radicato nella comunità intera, chi fa volontariato non lo fa né per apparire né per ottenere una qualsiasi forma di riconoscimento, ma trova in sé stesso la più appagante gratificazione.

In ogni caso non risponde a verità che la Consulta non abbia promosso eventi, l’ultimo in ordine di tempo è stato in occasione della festività di Santa Croce 2013; dopo un’intensa attività di coinvolgimento, collaborazione e dialogo tra gli attori del volontariato cittadino e le Istituzioni sia laiche che religiose è stato organizzato il concerto benefico “A muso duro” da parte del gruppo DOC, il cui ricavato è andato a sostegno delle attività del convento dei frati cappuccini e dell’associazione Matteo 25.

L’attività della Consulta ha riguardato maggiormente l’aspetto di coordinamento dei vari attori che hanno contribuito a vario titolo alla realizzazione dell’evento: rispondendo pienamente al ruolo istituzionale della Consulta stessa che concretizza a livello locale il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale, cioè la partecipazione di tutti i livelli (istituzioni, poteri pubblici, privati e volontariato) allo sviluppo dell’individuo e della società.

Parallelamente alla nostra attività consultiva ed oltre a quanto fatto nel 2013, sono in corso di preparazione i progetti per i prossimi mesi fra cui saranno presenti alcune iniziative e manifestazioni che, compatibilmente con le risorse a disposizione, contiamo di realizzare per il 2014.

Vorrei chiudere sottolineando un aspetto che ritengo molto importante: non sempre quantità fa rima con qualità e soprattutto nell’ambito delle attività di volontariato non si dovrebbe assumere a misura del valore di una iniziativa la sua notorietà o il suo rilievo mediatico. Spesso, infatti, gli interventi in favore di situazioni sociali hanno pieno successo quando viene mantenuta la necessaria discrezione.

Gentile Direttore, spiace vedere assimilati su oggicronaca il volontariato e la Consulta ad organizzatori di eventi, che non ottemperano al proprio ruolo se non offrono qualche intrattenimento alla città. Con i migliori saluti.

Pia Camagna



Ci è voluto un articolo di critiche feroci per smuovere la Consulta dal suo torpore e costringere la presidente a farsi viva e a divulgare l’attività che la Consulta sta stessa facendo. Bene, ne siamo onorati.

Adesso, però, speriamo che finalmente si sia svegliata e d’ora in poi, oltre ad organizzare spettacoli di cui nessuno sapeva niente perché non è stato pubblicizzato nulla (almeno ai quotidiani) la Consulta non tenga più nascosta l’attività che effettuata.

A proposito: se la Consulta non vuole essere assimilata ad organizzatrice di eventi, perché ha organizzato spettacoli quello di Santa Croce?

 30 agosto 2013