Se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo dire senza ombra di dubbio che Chloe Grace Moretz, 16 anni, figlia d’arte, è destinata a diventare una delle più grandi stelle cinematografiche di tutti i tempi.
Avevamo già elogiato la ragazzina due anni fa nel primo Kick-Ass, ma adesso dopo averla vista in altri film come Diario di una schiappa, Ugo Cabret, Dark Shadow e nuovamente in questo Kick-Ass 2 non possiamo far altro ammirare la bravura di un’attrice in erba già adesso molto poliedrica che questo film esalta le sue doti espressive e si trova perfettamente a suo agio.
Altro attore che ci è piaciuto è il protagonista maschile: Aaron Johson, 23 anni qui nella parte di un ragazzino 18enne. Chi lo ha visto in Anna Karenina interpretare l’amante della bravissima Keira Knightley non può non notare la grande differenza tra i due personaggi sostanzialmente opposti. Anche lui dimostra di essere un ottimo attore.
Tra gli altri attori poi ci è piaciuto molto Jim Carrey nella parte del soldato, quasi irriconoscibile dall’ultimo. Mister Popper che abbiamo visto sugli schermi.
Il film, comunque si regge e praticamente sui due attori principali Aaron (Kick – Ass) e Chloe (Hit Girl) e chi ha visto il primo Kick – Ass non potrà che apprezzare anche questo secondo film della serie, che seppur leggermente diverso dal primo, ha molta più azione ed è realizzato in modo da permettere allo spettatore di entrare nella storia del primo, perché contiene un brevissimo riassunto. In questo sequel ci sono più esplosioni e succedono molte più cose.
Diminuisce la verve comica, ma in compenso aumenta l’azione e la spettacolarità e mantiene intatta l’originalità del primo.
Francamente non riusciamo a comprendere una certa critica che ha stroncato sia il primo che il secondo film: siamo di fronte ad un’opera tratta da un fumetto americano, un film leggero, ironico, pieno di azione, che prende in giro la voglia della gente di farsi giustizia da soli e un certo stile tipicamente americano di andare in giro armati.
Anche il sequel mantiene una parte sentimentale e una sua morale, ma a differenza del primo,scava maggiormente nel profondo dell’animo umano, soprattutto per quanto riguarda il confronto tra i sogni e la realtà, tra il mondo che ci costruiamo o vorremmo avere e quello reale.
Un concetto ripetuto a iosa, quello del mondo reale, nel film.
Forse per apprezzare pienamente questo film non bisogna fermarsi alla superficialità delle scene ma guardare oltre i dialoghi, ai doppi sensi delle cose appena accennate, alle mezze frasi dei protagonisti.
Alla fine però ciò che fa di questo film piacevole, sono le scene, mai macabre o grottesche, neppure quando la gente muore.
Tutto si svolge in un’atmosfera quasi naturale, dove i cattivi muoiono e i bravi vincono, ma girare certe scene non è facile: la stessa Chloe Grace Moretz ha spiegato che la battaglia finale che ha ingaggiato con Mother Russia è davvero molto intensa. “Ci abbiamo messo due settimane per girarla – ha detto la giovane attrice – è stato pazzesco.”
17 agosto 2013