Alberi che muoiono ed altri che costringono il Comune ad effettuare potature straordinarie con aggravio di costi per la collettività. Ecco la situazione che si sta verificando in molte zone della città e viene denunciata dall’architetto Alessandro Lolla, esperto del verde e già consulente in passato del Comune di Tortona proprio per il verde e l’ambiente.

olmo in fase di disseccamento  in corso Cavour

olmo in fase di disseccamento in corso Cavour

Lo aveva detto in tempi non sospetti, Alessandro Lolla: “potare le piante in quel modo è dannoso agli alberi che rischiano di morire” invitando il Comune a smettere quel tipo di potatura.

Naturalmente non è stato ascoltato e adesso, secondo il suo punto di vista il Comune ne sta pagando le conseguenze.

“Il grande danno ambientale – dice Alessandro Lolla – è stato perpetrato sugli olmi di corso Alessandria e corso Cavour, in quanto la potatura ha già causato la morte di alcuni esemplari che non hanno neppure più vegetato come quello davanti al palazzo comunale ed altri che dopo aver emesso una misera vegetazione stanno seccando come si può notare dai nuovi rami con l’apparato fogliare ormai secco.”

Secondo Lolla la causa di tutto ciò è dovuta ad una malattia molto conosciuta, ma totalmente ignorata dai responsabili del verde pubblico: la grafiosi dell’olmo che è una malattia provocata da un fungo ascomicete che colpisce, appunto, gli olmi. Intorno al 1920, il fungo raggiunse l’Europa e fu descritto per la prima volta in Olanda, ragion per cui la malattia fu detta anche malattia olandese dell’olmo.

Altra grave situazione riguarda i tigli di via Arzani: “Essendo il tiglio una specie pollonante – aggiunge Lolla – a causa della capitozzatura gli alberi anzichè emettere la vegetazione sui rami (totalmente asportati) hanno cominciato a vegetare alla base del tronco emettendo polloni alti 2 metri e costringendo l’ amministrazione ad ulteriori spese per effettuare la spollonatura.

Alessandro Lolla

Alessandro Lolla

“A tutela del patrimonio arboreo nazionale – conclude Lolla – le regioni hanno emanato disposizione specifiche raccomandando di non effettuare tagli con motoseghe in quanto esse sono lo strumento più pericoloso nel diffondere il patogeno. Purtroppo è quanto è successo a Tortona in cui gli operatori del verde, dopo aver tagliato una pianta infetta, hanno trasmesso il patogeno alle altre piante attraverso il contatto della lama delle motoseghe. Ci sarebbe da domandarsi se i tortonesi non possano chiedere un risarcimento per il danno ambientale causato alla città.”

In diversi, la scorsa primavera avevano evidenziato l’eccessiva potatura di alcune piante, ma evidentemente con lo scopo di risparmiare sul interventi si è pensato di effettuate una radicale potatura, invece che una più leggera che avrebbe preservato le piante.

A suo tempo Lolla aveva anche evidenziato dovevano essere potate solo le piante in prossimità delle abitazioni e che tutte le altre potature erano inutili.

La domanda che sorge spontanea, a questo punto,  è:  ma il Comune si è affidato ad un esperto prima di effettuare questi drastici interventi di potatura?

I cittadini sarebbero curiosi di saperlo visto che si è speso parecchio denaro pubblico.

Angelo Bottiroli


10 luglio 2013 

Un olmo "morto" fa bella mostra di sé davanti al municipio quasi a simbolo dello scempio perpetrato?

Un olmo “morto” fa bella mostra di sé davanti al municipio quasi a simbolo dello scempio perpetrato?