Site icon Oggi Cronaca

TORTONA: Ritorna l’idea di Longa sindaco sostenuto da Pd e Pdl in vista di finanziamenti milionari per l’industria locale?

Cosa ci facevano, insieme, all’ora di cena, il sindaco Massimo Berutti, un noto professionista vicino al Centro Destra e il possibile futuro candidato sindaco di Tortona Fabrizio Longa che a quanto pare è molto vicino a Guido Ghisolfi, personaggio importante del Partito Democratico? Chi li ha visti insieme, venerdì scorso a San Sebastiano Curone, in occasione della Festa del salame, ci ha riferito che parlavano in maniera molto fitta tra di loro.

Vista l’insistenza delle segnalazioni ci siamo presi due giorni di tempo per cercare di verificare e capire se si trattava di una casualità o se, come sosteniamo da tempo, potrebbe essere in atto un piano strategico per cercare di portare a Tortona, in vista delle prossime elezioni comunali, il modello di governo nazionale che guida il Paese, cioè una coalizione “larghe intese” che coinvolga il Popolo della Libertà ed il Partito Democratico.

Una coalizione che vedrebbe, appunto, in Fabrizio Longa il candidato sindaco sostenuto da entrambi i partiti.

Quando lo abbiamo scritto per la prima volta, alcuni mesi fa, ci hanno dato dei visionari, per poi rimangiarsi la parola quando, a distanza di tempo, il nome di Longa ha cominciato a circolare in maniera insistente tra le file del Partito Democratico.

Ora il nome ritorna in auge e così abbiamo provato a chiedere in giro, negli ambienti politici, per capire per quale motivo Longa sarebbe gradito ad entrambi i partiti e perché alcuni “papaveri” lo vorrebbero alla guida della città e sarebbero pronti a stravolgere il lavoro fin qui svolto sia dal Pd che dal Pdl.

Il “disegno” (se così si può chiamare) che nasce dai nostri abboccamenti è complesso e ve lo sottoponiamo così come è venuto alla luce.

Naturalmente le persone che ce lo hanno riferito hanno chiesto assolutamente l’anonimato per non “bruciarsi” in vista, appunto, delle prossime elezioni comunali in programma in primavera o perché temono possibili ritorsioni

Visto che noi, in qualità di giornalisti siamo tenuti al segreto professionale, non possiamo citarli, ma avendo avuto diversi riscontri che ci inducono a pensare che l’ipotesi a cui starebbero lavorando un numero ristretto di politici potrebbe non essere così peregrina, abbiamo deciso di “spiattellare” pubblicamente questi ipotetici progetti.

Lo facciamo perché crediamo che il futuro e il bene di una città debba essere prima di tutto condiviso dai suoi abitanti e che debbano essere loro a scegliere il proprio candidato sindaco attraverso una consultazione popolare e non una piccola minuscola cerchia di persone.

 

IL POSSIBILE FUTURO DI TORTONA?



La prima domanda che si pone è: perché mai si vorrebbe Fabrizio Longa sindaco di Tortona?

Le risposte sono molteplici: innanzi tutto perché Longa oltre ad essere “vicino” ad entrambi gli schieramenti, sia di destra che di sinistra, è molto apprezzato da diversi industriali, poi perché è un tecnico esperto nel settore del fotovoltaico e delle energie rinnovabili.

Abita a Voghera e quindi conosce poco o nulla di Tortona ma è presidente del Parco Scientifico Tecnologico di Rivalta Scrivia. Farlo sindaco avrebbe un senso in vista di possibili e soprattutto copiosi finanziamenti che potrebbero arrivare in città per la realizzazione di insediamenti industriali legati al settore delle fonti rinnovabili e delle energie alternative.

Si parla di svariati milioni di euro pronti ad essere erogati a quei comuni o quegli imprenditori disponibili a fornire progetti mirati ad uno sviluppo di questo settore. Con Longa alla guida del Comune di Tortona i problemi legati all’autorizzazione e all’uso del territorio sarebbero ridotti al lumicino: avrebbe l’appoggio dei maggiori partiti e le sue conoscenze, non solo nel settore delle energie rinnovabili, potrebbero rivelarsi propedeutiche ed ideali a favorire uno sviluppo della città in questa direzione.

Naturalmente per poter candidare Longa a sindaco di Tortona è necessario superare alcuni ostacoli: nel Pdl (che non effettua elezioni primarie) convincere l’unico candidato (Berutti) a farsi da parte e nel PD a non effettuare le elezioni primarie.

I bene informati dicono che Berutti sarebbe pronto a non ripresentarsi come candidato sindaco di Tortona in cambio della candidatura nel 2015 alle elezioni regionali, al posto (che diventerà vacante) di Cavallera. Nell’anno che lo separerebbe dalle elezioni, giusto per non far scendere la sua popolarità e garantirgli ugualmente un posto di rilievo, potrebbe essere nominato in una Società Partecipata o in un Consorzio con un’indennità di carica pari o superiore a quella che percepisce come sindaco.

Per quanto riguarda il PD, invece, si tratterebbe di rinviare il più possibile le elezioni primarie fino a protrarle così tanto che non sarebbe più auspicabile indirle perché troppo vicine alle elezioni comunali.

Il “gioco” a quel punto sarebbe fatto e la candidatura di un tecnico al di sopra delle parti, come Fabrizio Longa ad esempio, potrebbe essere bene accolta da entrambi i partiti.

 

DUE INDIZI FANNO UNA PROVA

Non sappiamo se le cose siano veramente casuali o legate al progetto di Longa sindaco, ma di certo quello che sta accadendo negli ultimi giorni sia nel PD che nel Pdl apre forti sospetti al riguardo.

Iniziamo dal Pdl: nemmeno un mese fa il sindaco Massimo Berutti, da noi intervistato ci aveva assicurato “con assoluta certezza”che entro il mese di luglio avrebbe assolutamente deciso se ricandidarsi o meno alla guida di Tortona. Ci aveva detto che era tentato dall’accettare la possibile candidatura alle regionali, ma nell’anno che intercorre cosa avrebbe fatto?

Ci diede la sua parola che a luglio avrebbe deciso e lo avrebbe comunicato alla città.

Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo avvicinato il capogruppo del Pdl Luigino Bonetti per chiedergli notizie in merito, e lo stesso Bonetti ci ha risposto di stare tranquilli che a settembre avrebbero ufficializzato il candidato.

Ma come? Non doveva essere a luglio? Perché questo improvviso slittamento di due mesi?

Passiamo ora al PD: dell’intervento di Guido Ghisolfi che manda a monte la riunione del partito in cui doveva essere approvata la data delle primarie abbiamo già scritto, ma l’indizio non è questo. Dopo quella riunione da più parti fra cui anche dagli stesi coordinatori del partito, era giunta la conferma assoluta che lunedì 25 luglio o martedì 26 luglio al massimo ci sarebbe stata una riunione del Direttivo che avrebbe dovuto stabilire con precisione la linea da seguire. Ora, a quanto pare, questa riunione non ci sarà perché manca il numero legale e tutto verrà posticipato ad agosto dopo la riunione del Direttivo provinciale.

Ma come? Se non c’è il numero legale oggi siamo sicuri che ci sarà ad agosto?

Due indizi che avvalorano l’ipotesi del “disegno” politico sopra esposto a favore della candidatura di Longa o forse ci sbagliamo?

 

CONCLUSIONE

Naturalmente invitiamo tutti i politici, quelli chiamati in causa e non, a scriverci per spiegare alla città se veramente questo progetto esiste o se stiamo parlando di fantapolitica.

Li invitiamo eventualmente anche a smentire quanto pubblicato, in modo da poter fare chiarezza sulla vicenda e sulle voci che circolano in città e in alcuni ambienti vicini alla politica.

Per quanto ci riguarda, noi abbiamo provato anche a cercare i diretti interessati per sentire dalla loro voce cosa ci sia di vero in tutto questo e lo abbiamo fatto in primo luogo chiedendo un intervista a Fabrizio Longa, magari anche poche parole dette al telefono, ma lui si è fatto negare e ci ha fatto riferite da altri che non rilascia dichiarazioni.

Lo diciamo apertamente: non ci è piaciuto questo atteggiamento così come non ci piace chi lavora nell’ombra.

Noi crediamo che chi si candida ad una carica pubblica, qualsiasi essa sia, debba essere soprattutto trasparente, perché la trasparenza nei confronti della gente è l’aspetto più importante: significa non tramare nell’ombra e non aver paura ad esporsi perché non si hanno scheletri nell’armadio.

In nome della trasparenza noi abbiamo deciso di mettere a disposizione il nostro spazio a tutti coloro che credono ancora che un sindaco debba essere scelto dalla gente.

Angelo Bottiroli

21 luglio 2013

Exit mobile version