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TORTONA: Per De Luca smaltire i rifiuti in città costa troppo rispetto ai Comuni vicini


Perché Pavia con quasi 100 mila abitanti spende 12 milioni di euro all’anno per smaltire i rifiuti e Tortona con neppure 28 mila abitanti spende 6 milioni 800 mila euro? Non è troppo cara la tassa sui rifiuti?

Il problema è stato sollevato in consiglio comunale mercoledì sera dal consigliere della Lista Civica Orlando De Luca, l’unico della minoranza ad essere rimasto in aula (ma di questo parleremo più dettagliatamente con appositi articoli che pubblicheremo giovedì) durante la discussione del Bilancio di Previsione per l’anno in corso che comprendeva anche l’approvazione del regolamento della Tares, la nuova tassa sui rifiuti.

De Luca ha sollevato il problema che smaltire i rifiuti, a Tortona, costa quasi il doppio che in altri Comuni della zona e a pagare maggiormente sono i commercianti e le utenze non domestiche a cui viene addebitato il 60% dei costi mentre in quasi tutte le altre città la percentuale a loro carico è del 40%.

Orlando De Luca

“Da 2 anni, come Unione Commercianti – dice De Luca che ne è il vice presidente – ci occupiamo di studiare il valore della tassa rifiuti a Tortona e cercare di capire perché noi tortonesi spendiamo il doppio dei cittadini di Voghera, ma anche di Castelnuovo Scrivia e Novi Ligure, queste ultime due servite dallo stesso consorzio e Castelnuovo pure dalla stessa azienda, l’Asmt.. Com’è possibile questa differenza?”

Per cercare di comprenderlo i commercianti hanno effettuato una piccola indagine presso altri comuni limitrofi.

“Siamo giunti alla conclusione – aggiunge De Luca – che i motivi siano diversi primo fra tutti il fatto che la normativa prevede tariffe di minime e massime da applicare per lo smaltimento dei rifiuti e per il Comune di Tortona, quando a suo tempo era stato stipulato il contratto evidentemente quelle minime non sono state applicate. Quello che mi preme sottolineare, però – aggiunge De Luca – è il fatto che la maggiorparte dei Comuni Italiani abbia deciso di suddividere i costi per lo smaltimento dei rifiuti al 60% per i rifiuti domestici e al 40% per le altre utenze, a Tortona si è fatto il contrario: 42% le i rifiuti domestici e 58% per commercianti e altre utenze, che, alla fine, pagano addirittura il doppio rispetto a ciò che invece pagano i commercianti di Castelnuovo Scrivia ad esempio.In un periodo di crisi come questo si tratta di una spesa non da poco.”

 

VESSATI SOPRATTUTTO I RISTORATORI, MA L’ASSESSORE SI DIFENDE


L’assessore all’Ambiente Daniele Calore

Alle eccezioni sollevate da De Luca ha risposto l’assessore alle Società Partecipate Daniele Calore che ha spiegato come per i comuni vicini, il costo di smaltimento dei rifiuti così basso sia dovuto alle favorevoli proposte a suo tempo presentate dall’Asmt che per assicurarsi la gestione della raccolta dei rifiuti nei piccoli comuni della zona ed essere competitivi rispetto ad altre società partecipate che effettuano il medesimo servizio. L’Asmt a suo tempo, cioè un paio di lustri fa, aveva abbassato i prezzi, per cui alla fine le disparità sono apparse elevate.

“Le cose – ha detto Calore in Consiglio -dovrebbero cambiare nel 2015 quando scadrà la concessione di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si farà una nuova gara. Comunque è vero che i ristoratori e i venditori di ortofrutta sono particolarmente penalizzati rispetto ad altre categorie e pagano il 26% in più ma la colpa non è nostra è della legge nazionale. Per quanto ci riguarda il Comune, nei loro confronti h applicano le tariffe minime e più di così non potevamo fare.”

 31 luglio 2013

 

 

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