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TORTONA: La nuova democrazia del consiglio comunale “aperto” solo all’Asl, dove nessun esterno potrà intervenire

Lo abbiamo “scoperto” solo mercoledì mattina: al Consiglio comunale “aperto” sul futuro della sanità di Tortona in programma mercoledì sera non potrà effettuare interventi  nessuno che non sia consigliere comunale o assessore ad eccezione degli unici due invitati: l’assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera, che a quanto pare, però, non sarà presente, e il Direttore Generale dell’ Asl Paolo Marforio.

Sembra incredibile ma è vero e poi spiegheremo il perché.

Prima ci limitiamo a riportare cosa c’è scritto sul sito dell’Anci, l’Associazione Italiana dei Comuni di cui Tortona fa parte:  “il ‘consiglio comunale aperto’ è inteso come seduta in cui si esamina una questione di particolare impatto sociale, consentendo la partecipazione al dibattito anche a soggetti che non sono componenti del consiglio”.

Per il Comune di Tortona questa norma è stata intesa in maniera talmente restrittiva che l’articolo 62 del regolamento comunale prevede che al consiglio comunale “aperto” possano partecipare solo le persone invitate.

E chi ha invitato il Consiglio Comunale alla seduta di stasera? I membri del Comitato in difesa dell’ospedale di Tortona che hanno raccolto migliaia di firme e si sono “sbattuti” per mesi? I medici e gli operatori sanitari che lavorano all’interno dell’ospedale e conoscono da vicino i problemi della sanità tortonese? Le organizzazioni sindacali? Le associazioni di volontariato che operano dentro e fuori la struttura sanitaria? I dirigenti del Cisa che hanno quotidianamente a che fare con problemi di assistenza (anche medica) ai malati? Esperti medici e sanitari che potrebbero fornire un contributo? No, niente di tutto questo, nessuno di loro, soltanto il direttore dell’Asl Paolo Marforio.

Neppure i giornalisti sono deputati a parlare o a rivolgere domande. Loro soprattutto è meglio che stiano zitti, non si sa mai che facciano emergere argomenti scabrosi…..

Non parliamo poi degli utenti che utilizzano i servizi sanitari, cioé la gente: di quella ci si ricorderà probabilmente solo in periodo elettorale, quando bisognerà raccattare voti per essere rieletti?

 

UN’AZIONE ANTIDEMOCRATICA?

Può anche starci che per evitare interventi di “cani e porci” col rischio di far degenerare il dibattito su un argomento così importante come la sanità o qualsiasi altro, il Comune voglia dare un senso agli interventi ed ammettere a parlare, in un consiglio comunale aperto,  persone od enti qualificati che possano portare un contributo alla discussione.

Può anche essere logico, quindi,  che voglia preventivamente conoscere chi si sente di intervenire al dibattito, per cui non censuriamo la scelta e i contenuti dell’articolo 62 che prevede che il consiglio comunale aperto sia ad inviti, ci sentiamo però di censurare il comportamento del Comune di Tortona, che non ha comunicato questo tipo di restrizione.

Sul sto internet del Comune che pubblicizza il Consiglio comunale aperto è scritto: “ORDINE DEL GIORNO della seduta del Consiglio Comunale aperto, convocato per il giorno 17 luglio alle ore 18.30presso la sala consiliare del Palazzo Comunale, in corso Alessandria 62. Effetti sulla sede ospedaliera di Tortona della riorganizzazione dell’ASL AL.”

Se si clicca sul documento di convocazione in file pdf pubblicato sulla home page del Comune c’è poi scritto: “ IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO è convocato in seduta straordinaria per il giorno 17 luglio 2013 alle ore 18.30 presso la sala consiliare del Palazzo Comunale, in corso Alessandria 62, per la discussione del seguente punto “effetti sulla sede ospedaliera di Tortona della riorganizzazione ospedaliera dell’Asl Al”.

Nessun accenno al fatto che si tratti di un consiglio comunale “ad inviti” e che sia preclusa la partecipazione, al dibattito,  del pubblico o di qualsiasi altro “esterno”.

Nessun accenno neppure all’art. 62 del regolamento Comunale, per cui chi legge è convinto che si tratti di un normale consiglio comunale aperto, come si svolgono in tutti gli altri comuni italiani, dove la gente può intervenire e partecipare ed esprimere la propria opinione.

Che dire di questo atteggiamento del Comune di Tortona? Non è quantomeno fuorviante rispetto alla realtà? Oppure siamo noi ad avere male interpretato la grande opportunità che il Comune sta offrendo alla città?

 

ATTO DELIBERATO?

Se abbiamo scoperto questo strano modo di interpretare la Democrazia che ha il Comune di Tortona lo dobbiamo al Movimento 5 stelle: anche noi, come tutti gli altri comuni mortali eravamo convinti di partecipare, stasera, a quello che viene comunemente considerato un atto di grande democrazia, cioé il confronto aperto tra i politici, gli amministratori e la gente, attraverso  un faccia a faccia pubblico di un consiglio comunale veramente “aperto” dove tutti avrebbero potuto dire la loro e confrontarsi con i vertici della sanità.

I grillini avevano intenzione di partecipare al dibattito con un loro esperto: il consigliere regionale, nonché medico, Davide Bono e hanno contattato il Comune anticipandone l’intervento in modo da poter avere la garanzia che il medico (visto che arriva da Torino) non facesse un viaggio a vuoto.

E’ grazie a questo particolare che la cosa è venuta a galla. I grillini tortonesi, infatti, si sono sentiti rispondere che il Consiglio comunale “aperto” in realtà è un consiglio “ad invito”. Gli esponenti del Movimento 5 stelle allora hanno provato a chiedere di essere invitati, inoltrando apposita domanda, ma si sono sentiti rispondere negativamente: nel consiglio comunale aperto parlerà solo Marforio e loro consiglieri comunali ed assessori, cioé gli eletti.

Angelo Bottiroli 



 17 luglio 2013

 

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