Una lunga lettera di grande spessore di un nostro lettore ci induce a riposizionare i riflettori sul problema del proliferare delle sale gioco presenti a Tortona e sul problema della ludopatia. Pubblichiamo quindi le considerazioni espresse dal nostro lettere che condividiamo in pieno e chiediamo al Comune quando si deciderà ad intervenire.
***************
Gentile Direttore,
desidero tornare sul problema della ludopatia e del gioco d’azzardo da lei trattato nei giorni scorsi perchè considero il fenomeno particolarmente grave e pericoloso.
Al riguardo, sono convinto che a Tortona questo aspetto sia del tutto sottovalutato dal Comune nonostante le sue rilevanti implicazioni sul piano della coesione sociale, della salute e dell’ordine pubblico.
Innanzitutto, è bene sapere che dagli anni novanta si è avuto un aumento esponenziale dei soldi spesi dai cittadini italiani nell’azzardo, in particolar modo nelle slot machine. Per il 2012 la Corte dei Conti ha stimato una spesa di ben 88 miliardi di euro che corrisponde –considerando solo i maggiorenni- a una spesa pro capite annua di 1860 euro.
A Tortona il fenomeno ha potuto proliferare indisturbato ed ora le slot machine non sono solo presenti in tutti i bar cittadini ma sono sorte sale da gioco un po’ in ogni parte della città gestite prevalentemente da immigrati stranieri. Si tratta di un problema che non solo affligge diversi pensionati, disoccupati, madri e padri di famiglia ma riguarda tutti i cittadini a causa dei connessi fenomeni criminosi.
Sul tema, che l’aggravarsi della crisi economica ha reso ancora più drammatico come ci conferma l’ennesimo recente episodio di suicidio a Ischia di un giovane disperato per i debiti contratti col gioco, tutte le articolazioni dello Stato devono intervenire con decisione , ciascuna in base alle proprie competenze.
Ad esempio, il Comune, oltre a sensibilizzare le altre istituzioni per l’attivazione di misure come la regolamentazione degli orari di gioco con lo spegnimento dei server nazionali, la lotta all’evasione fiscale e la severa applicazione dei divieti ai minorenni, potrebbe iniziare ad adottare una rigida normativa all’interno dei regolamenti comunali al fine di prevedere una distanza minima delle sale da gioco dai luoghi sensibili, la creazione di un marchio “ slot free “ e agevolazioni tariffarie per gli esercizi che rinunceranno all’installazione delle macchinette, la collaborazione con l’ASL per garantire attività di prevenzione e cura , ecc.
Insomma, anche semplici azioni di informazione e prevenzione possono essere utili e tutti coloro che hanno la responsabilità di amministrare la cosa pubblica hanno il dovere di dare il loro contributo.
Madre Teresa di Calcutta diceva che “ Ogni cosa che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non la facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno. “
La ringrazio per la cortese ospitalità e la saluto cordialmente.
Lettera firmata
21 luglio 2013