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TORTONA: Chiusura Punto Nascite, non convincono le motivazioni dell’Asl legate ad Acqui e ai pochi posti letto

Sono state finalmente divulgate le motivazioni che hanno portato alla chiusura del Punto nascite dell’ospedale di Tortona e il “giallo” attorno al documento redatto da tre esperti dell’Asl e dall’Azienda ospedaliera che hanno effettuato sopralluoghi in tutte gli ospedali sancendo che il Punto nascite di Tortona era il migliore della provincia dopo quello di Alessandria.

La questione è stata chiarita nella seduta del Consiglio comunale aperto che si è svolta mercoledì in municipio.

“La decisione di sopprimere il Punto nascite di Tortona – ha detto il consigliere regionale Rocchino Muliere – è stata presa dalla Regione Piemonte – esiste una delibera regionale e l’assessore alla sanità Ugo Cavallera non dice il vero quando afferma che è stata l’Asl.”

“E’ vero – ha detto il direttore dell’Asl, Paolo Marforio – ma noi abbiamo inviato una relazione al riguardo. Comunque colgo l’occasione per specificare che il documento tanto sbandierato in cui i tre medici che avevano effettuato un sopralluogo giungevano alla conclusione che il Punto nascite dei due ospedali poteva essere solo Tortona, faceva parte di un documento più ampio integrato da altri esperti e più complesso dove si correggevano alcuni aspetti e non si arriva a conclusioni definitive. Accusarmi di averlo nascosto è ingeneroso perché si tratta di un non-documento”

“E’ vero che esistono dei documenti tecnici che per il Punto Nascite prediligono la sede di Tortona – aggiunge Marforio – ma decisione di chiudere quest’ultimo a favore di quello di Novi Ligure è stata presa tenendo conto anche altri aspetti, come il fatto che fra un anno dovrebbe chiudere l’ospedale di Acqui Terme e le nascite dovrebbero convogliare anche su Novi Ligure. Altro elemento preso in considerazione il fatto che Tortona aveva solo 12 posti letto, chiaramente insufficienti a soddisfare l’esigenza di mille parti all’anno in aggiunta alla normale attività di Ostetricia e Ginecologia. Inoltre Tortona era sotto organico, aveva soltanto tre medici, mentre invece ne servono come minimo sei per garantire il funzionamento del reparto”

 

UNA SCELTA CHE PENALIZZA LA GENTE

Parole, quelle di Marforio, che hanno sollevato dure reazioni nei due capigruppo; Luigino Bonetti per il Pdl e Marco Picchi del PD che hanno duramente contestato il direttore dell’Asl.

Franco Carabetta

Il presidente del Consiglio comunale, Franco Carabetta, invece ha sollevato due questioni: “La scelta di istituire il Punto nascite a Novi Ligure – ha detto Carabetta – contiene due contraddizioni: la prima è che  Tortona è una zona di confine, e sarebbe stato logico rinforzare in servizi per impedire la fuga di pazienti fuori Regione, così invece molte donne andranno a partorire a Voghera con aggravio di costi per la Sanità Piemontese. La seconda contraddizione riguarda il fatto che scegliere Novi in un periodo in cui il trasporto pubblico della provincia di Alessandria è fortemente penalizzato dai tagli della Regione (sempre lei – ndr) con le corse vengono  notevolmente ridotte,  significa creare ulteriori disagi e problemi ai cittadini. Mi spiace moltissimo che queste decisioni arrivino da un’ Ente (la Regione Piemonte – ndr)  che tra l’altro è governata dalla coalizione politica a cui appartengo, ma certe cose vanno assolutamente rimarcate, così come va rimarcato il fatto che mi aspettavo una partecipazione più consistente da parte dei sindaci dei comuni del Tortonese a tutta la vicenda,  ma evidentemente anche loro sono sfiduciati e demoralizzati da quello che sta accadendo.”

 18 luglio 2013

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