Una delibera pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Tortona sta sollevando dubbi e perplessità sul modus operandi dell’Amministrazione Comunale e sulla stessa validità della delibera che sarebbe mancante di alcuni passaggi, primo fra tutti il parere di regolarità contabile del dirigente finanziario Sabrina Mancini. Un parere che, se non andiamo errati, dovrebbe essere apposto per le delibere di carattere finanziario e che, invece  nella delibera non c’è. Perché?

Ma non è solo questo: il documento suscita dubbi e perplessità anche sui contenuti.

Ci riferiamo alla determina n. 86 del 9 luglio scorso. E’ un po’ datata, è vero, ma prima di scrivere questo articolo abbiamo atteso che passassero i 15 giorni di pubblicazione all’Albo per vedere se il Comune provvedeva a modificarla.

Il caso riguarda il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per “Assaggiatortona e dintorni” e “a tavola con le stelle”. Il contributo erogato è di cinquemila euro ed è stato “girato” a Paola Grassano, che porta ad una spesa complessiva di oltre 40 mila euro il costo per il Comune per l’allestimento di “Assaggia Tortona”

Paola Grassano è la persona che aveva organizzato “A tavola con le stelle” cioè la manifestazione culinaria inserita nel programma dio Assaggia Tortona,  della quale il Comune si era impegnato a fornire la sola copertura delle spese per l’energia elettrica ed acqua potabile, anche perché la manifestazione prevedeva la somministrazione di pasti che i commensali dovevano pagare.

Particolare attenzione suscitano le date:

2 maggio: la manifestazione di Paola Grassano viene inserita nel calendario di “Assaggia Tortona”

22 maggio: il Comune chiede on line un contributo  alla Fondazione Cra

24-26 maggio si svolge “Assaggia Tortona”

28 maggio: la Fondazione eroga il contributo

4 giugno arriva il contributo della Fondazione Cra

7 luglio Paola Grassano chiede il contributo di circa 5 mila euro

12 luglio il Comune glielo concede.

Grassano chiede all’Amministrazione Comunale di farsi carico “delle spese relative al noleggio e all’allestimento dei padiglioni della sala per la somministrazione (Euro 3.200,00 + IVA 21%) e una quota parte delle spese (Euro 923,23 + IVA al 21%) per l’acquisto delle stoviglie e posate biodegradabili che, per la quota non utilizzata in Piazza Duomo, ha peraltro messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale.”

 

DOMANDE SENZA RISPOSTE E PUNTI DA CHIARIRE

La prima cosa che salta all’occhio è: perché il Comune ha cambiato idea riguardo alla manifestazione “A Tavola con le stelle” ed ha deciso di erogare il contributo solo dopo la comunicazione della Cassa di Risparmio di Alessandria?

Poi ci sono le questioni burocratiche: oltre alla mancanza del parere contabile, prima di effettuare un pagamento, il Comune non dovrebbe  predisporre una delibera di impegno di spesa? E’ stata fatta questa delibera?

Come mai solo a distanza di un mese dall’erogazione del contributo della Fondazione, e non prima, viene inoltrata al Comune la richiesta della Grassano con cui si chiede un contributo alle spese? Sapeva dell’arrivo del contributo della Fondazione?

Ma soprattutto era stato deciso prima che, in caso di contributo della Fondazione, il Comune avrebbe erogato questi soldi a Paola Grassano? E se era stato deciso dove sta scritto?

 

LA GIUSTIFICAZIONE DEL COMUNE NON REGGE?

Nella stessa delibera che assegna i 5 mila euro a Paola Grassano si legge: “Considerato che, alla luce di tutto quanto sopra espresso e della comunicazione pervenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria è ora necessario destinare le risorse da questa ultima assegnate alla manifestazione in questione ed è possibile accogliere la richiesta dell’organizzatrice dell’iniziativa “A Tavola con le Stelle” sopra generalizzata, senza che ciò comporti ulteriori aggravi per il redigendo bilancio Comunale ed alla luce dei positivi riscontri che la medesima ha conseguito”.

Si evince quindi che il Comune è obbligato a destinare questi soldi per la manifestazione e quindi sembra che questa sia una soluzione idonea che soddisfi tutti.

Visto che in altra parte della delibera si legge “le spese per la manifestazione AssaggiaTortona e dintorni” così come previste e stabilite con le sopra citate deliberazioni sono state regolarmente impegnate e, contenute nei limiti previsti, sono in corso di liquidazione” non si poteva a questo punto effettuare una delibera di rettifica sulla precedente e togliere 5 mila euro dal contributo della Ubi-banca che può essere speso tutto l’anno e per altre manifestazioni, ed inserire al suo posto il contributo della Fondazione Cra? Era proprio necessario spendere ulteriori 5 mila euro per una manifestazione costata già 35 mila euro, cioè uno sproposito?

 28 luglio 2013