Un'opera di Gianni Patrone

Un’opera di Gianni Patrone

Gianni Patrone può definirsi il pittore colpito dall’aspetto migliore della natura. I suoi soggetti preferiti sono i fiori, tanti fiori. Allievo, poi insegnante ha sempre ritratto l’aspetto più suggestivo della natura; così, alcuni giovani hanno intitolato un gruppo artistico con il suo nome

I fiori sono stati il soggetto preferito da Gianni Patrone, un pittore tutto alessandrino, nato in Alessandria nel 1887.

La passione per la pittura aveva contagiato Gianni fin da ragazzo, armato di matita disegnava sempre i soggetti più appariscenti, poi un giorno s’è soffermato su i fiori, così, quasi per caso, ha dato quest’impronta singolare alla sua pittura inconfondibile.

L’unico periodo trascorso lontano dalla sua amata città è stato quando s’è iscritto all’Accademia di Brera a Milano, frequentata con profitto dove il giovane ha avuto la fortuna di essere accolto dai Maestri Tornaghi e Cesare Tallone; quest’ultimo di origine alessandrina, seppur nato a Savona una trentina d’anni prima, lo accoglie amorevolmente divenendo suo principale docente, seguendolo nei suoi progressi.

Terminati gli studi torna nella nostra città ad insegnare nella scuola serale di Arti e mestieri.

La pittura è nel suo DNA, ritrae i paesaggi della sua Terra, nel suo aspetto migliore, quello dei fiori. Diceva, a tal proposito pressappoco così: … le esposizioni di quadri sono belle quando ci sono i fiori.

In ogni galleria, seppure la più modesta, bisogna esporre almeno due o tre quadri di fiori. Sono questi ad allietare le mogli, le fidanzate dei visitatori! E, non è mica poco, quasi sicuramente un quadro lo vendi. Aggiungendo: …. I fiori recisi mettono tenerezza, appassiscono, hanno la vita breve perché sradicati dal terreno,il loro mondo! Ma quando getti sulla tela un campo di papaveri, un vaso di margherite, un prato coperto da viole, fiordalisi, girasoli … quale meraviglia della natura! Cosa c’è di più bello sotto il sole? Nulla!

I colori, tanti colori, tante meticolose forme hanno improntato la sua opera fino al suo ultimo respiro avvenuto e, non poteva essere diversamente ad Alessandria nel 1972.

Franco Montaldo



7 luglio 2013