Congelati i provvedimenti presi dalla Provincia di Alessandria in tema di trasporto pubblico locale: questo dopo un incontro svoltosi a Torino con la Regione, in seguito ad un esposto dei sindacati che chiedeva una verifica sulla entità dei tagli.

I sindacati, infatti, hanno preso lo spunto dai dati dei tagli stessi che, per quanto riguarda la provincia di Alessandria, sono stati fissati dalla legge regionale sulla base del 15% della cifra base del 2010. Passando quindi dai 14.281.615 euro di quell’anno ai 12.139.373 del 2013.

Senonchè la Provincia aveva comunicato che il finanziamento sarebbe stato pari a 11.235.685 euro e quindi maggiore di 903.688 rispetto a quelli prospettati.

I sindacati hanno chiesto di vederci chiaro e la Regione ha deciso di congelare i provvedimenti presi dalla Provincia di Alessandria fino a quando i dubbi non saranno tolti.

Il taglio nel trasporto pubblico locale resterebbe comunque rilevante ma inferiore di poco di meno di un terzo di quello prospettato dalla provincia di Alessandria.

Se la Regione dovesse dare ragione ai sindacati resta ancora da vedere all’atto pratica che cosa significherà per quanto riguarda le corse. Ma un sindacalista pone l’accento anche sul rapporto tra azienda e gli stessi sindacati, giudicandoli inesistenti.

Afferma, infatti, che leggono molto spesso le cose riguardanti l’azienda dai giornali, che la direzione li tiene all’oscuro di molte cose e che in generale si limita ad affiggere dei comunicati.

Come quello che ha loro rivelato che lo stipendio di giugno sarebbe stato saldato in ritardo. “Il Presidente Fontana-dice-parla di 10-15 esuberi al Cit, di contratti di solidarietà, ma per arrivare a quelli prima deve parlare con noi sindacati. E riguardo il pagamento degli stipendi avevamo già cominciato a realizzare la procedura di raffreddamento per arrivare all’indizione dello sciopero, come previsto dalla legge che disciplina i servizi pubblici essenziali. Poi, sempre tramite un comunicato, ci è stato riferito che vengono pagati il 12 luglio. Il fatto è che mancano corretti rapporti tra azienda e sindacati.”

Maurizio Priano



 11 luglio 2013