Con riferimento a quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Acos Sig. D’Ascenzi in merito alla situazione della società che rappresento faccio rilevare che Gestione Ambiente è retta dal Consiglio di Amministrazione e da un Direttore Generale ed è dotata di organizzazione propria atta a garantire il servizio pubblico di raccolta rifiuti.

Le affermazioni in merito al futuro della società ed alla continuità del servizio sono quindi destituite da ogni fondamento e tendono a creare un inutile e pericoloso allarmismo tra i lavoratori dipendenti ed i cittadini.

Pertanto nell’interesse di Gestione Ambiente, mi vedo costretto a diffidare, con riserva di rivalsa, il signor D’Ascenzi, Acos e chiunque altro dal diffondere notizie lesive dell’immagine dell’azienda.

Con preghiera di cortese pubblicazione

Presidente e Legale rappresentante Gianpiero Rocca



 

Pubblichiamo ben volentieri la lettera del presidente e legale rappresentante di Gestione Ambiente perché ci dà modo di spiegare meglio ai lettori la vicenda.

Nessuna intenzione di creare un pericoloso allarmismo, né riferito al futuro della società né alla continuità del servizio di raccolta rifiuti, ma è evidente che se l’organigramma di una società come Gestione Ambiente oltre che al presidente che ha funzioni di rappresentanza, prevede la nomina di un Amministratore Delegato chiamato, di fatto, a dirigere l’azienda, è evidente che se questo manca (come accade in Gestione Ambiente) e non viene eletto, l’azienda non può essere diretta nel modo corretto e consono previsto dallo statuto della Società stessa.

E’ evidente quindi che, trattandosi di un servizio delicato come quello della raccolta dei rifiuti, possano sorgere dei dubbi sul futuro dell’azienda. Non tanto riferito all’azienda stessa sul piano societario o finanziario, ma sul modo e sul sistema di raccolta. D’altro canto come fa un’azienda a funzionare se manca colui che deve dirigerla, cioè l’Amministratore Delegato?

A meno che il presidente Giampiero Rocca sostenga che si possa fare a meno di un Amministratore Delegato e che le funzioni di quest’ultimo possano, in qualche modo, essere assorbite da lui o da qualcun altro.

Se così fosse, ce ne rallegriamo perché vuol dire che sarà possibile risparmiare denaro pubblico, anche se a quel punto sorgerebbe il dubbio del perché si è pagato un Amministratore Delegato per molti anni quando se ne sarebbe potuto volentieri farne a meno.

Quindi, delle due l’una: o l’Amministratore Delegato serve e va eletto come prevede lo statuto e come prevedono gli accordi tra Asmt ed Acos (presidenza alla prima e AD alla seconda) oppure non serve. In quest’ultimo caso, Rocca, dovrebbe spiegare perché, allora, abbiamo pagato per molto tempo un AD inutile e perché soltanto adesso dopo che lui è stato eletto alla presidenza viene a galla questa situazione e non prima che la vicenda del milione di euro di danni che Acos ha chiesto ad Asmt diventasse di dominio pubblico.

Il Direttore