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LETTERE IN REDAZIONE: Cosa intende fare la Regione per l’amianto al teatro Comunale di Alessandria?

Il 25 giugno scorso l’Assemblea straordinaria dei Soci della Fondazione Teatro Regionale Alessandrino, di cui la Regione è socio fondatore, ha deliberato la sua liquidazione con voto unanime. Quella della Fondazione alessandrina è una crisi soprattutto di natura economica e finanziaria che deriva anche dalla reiterata inadempienza dei Soci, tra cui Comune di Alessandria, Regione Piemonte, Comune di Valenza, Amag Spa e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Solo la Regione Piemonte è inadempiente per quanto riguarda lo stanziamento di 285 mila euro riferiti all’attività 2011; senza contare il Comune di Alessandria che si trova in grave difficoltà in quanto sottoposto dal 2012 alla procedura relativa al dissesto finanziario.

Non si tratta però solamente di una crisi economica perché, in aggiunta alle insolvenze finanziarie che hanno portato all’insuccesso e alla liquidazione del TRA, il definitivo colpo mortale all’attività del Teatro Regionale Alessandrino è stato inferto durante un intervento di rimozione di pannelli in amianto a soffitto nel locale caldaie. La rimozione dei pannelli friabili ha causato una significativa dispersione di polvere di amianto, che attraverso il sistema di aerazione e gli altri condotti ha contaminato gli ambienti di lavoro dei dipendenti, la sala Zandrino e la Sala Grande del Teatro.

Fra fine estate e inizio autunno 2010 i dipendenti del Teatro Regionale Alessandrino hanno respirato senza saperlo la polvere contaminata durante le ore di lavoro, per almeno 15 giorni e per 10 ore al giorno; anche il pubblico alessandrino ha respirato la polvere di amianto dispersa attraverso i condotti di aerazione durante le serate delle manifestazioni “Precipitevolissimevolmente”. Ai lavoratori del TRA è stato formalmente prescritto un controllo sanitario costante per il rischio di asbestosi e di mesotelioma da fibra di amianto, che tuttavia non viene garantito nei fatti, a causa della mancanza di fondi: i lavoratori sono stati sottoposti a un solo controllo dalla data in cui la verità è emersa. Dal 2012 i 15 dipendenti del TRA si trovano in Cassa integrazione in deroga e ricevono i contributi saltuariamente; dal 1 aprile del 2013 non hanno più ricevuto alcun importo della Cassa, benché le domande siano state approvate dai soci fino al giugno 2013.

Il Gruppo consiliare regionale di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola ha presentato un’interrogazione all’assessore competente per sapere se la Regione intenda assumersi le proprie responsabilità per quanto riguarda la salvaguardia dei livelli economici, occupazionali e di salute dei 15 dipendenti del TRA; per comprendere se intendano intervenire con urgenza per garantire l’erogazione della Cassa integrazione in deroga ai 15 dipendenti, compresi i contributi approvati dai soci e non ricevuti a partire dal 1 aprile 2013; per sapere se intendano altresì intervenire per garantire la copertura economica necessaria per effettuare regolari controlli medici per tutti i dipendenti.

Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà



 1° luglio 2013

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