A Gavazzana, la Società di Mutuo Soccorso propone questo fine settimana la “Sagra del Pesce e del Cortese”, atteso appuntamento della buona cucina ligure-piemontese in questa bella località collinare, organizzato dai volontari per raccogliere fondi per attività assistenziali.
La manifestazione incomincia sabato e continua nella serata di domenica con un allettante menù a base di pesce (spaghetti allo scoglio, fritto misto, spiedini di mare con gamberoni, insalata di mare, polpo e buridda); tra le proposte culinarie, però, anche ravioli al sugo e grigliata di carne, accompagnati da ottimo cortese dei colli tortonesi e … sangria.
Poi, nel fresco della sera, musica dal vivo, balli e tanto divertimento sino a notte fonda.
Molto efficiente nella struttura e curato ed accattivante nell’allestimento, il posto in cui si svolge la manifestazione è l’incantevole Belvedere San Martino: sulla piazza e tra i giardini contigui alla chiesa parrocchiale sono allineati tavoli e panche in legno con vista sui colli sottostanti, segnati dai vigneti, dai boschi e dai campi con i colori diversificati dalle coltivazioni.
Un trenino funzionerà da “navetta” per trasportare gratuitamente gli ospiti dal parcheggio al Belvedere, con giro panoramico per le vie del paese.
A “Casa Sterpi” saranno attivi i laboratori di pittura e fotografia, mentre per le vie del centro storico pittori dipingeranno ed esporranno le loro opere, mentre nella piazzetta del blues si svolgerà la prima edizione del festival “manouche”, un genere musicale – il “gipsy jazz” – che fonde la musica dei gitani con un swing americano tipico degli anni trenta.
Un’occasione ideale per godere della buona tavola, lontano dalla calura, rifugiati in questa collina verde e ventilata.
La sagra sarà riproposta sabato 3 e domenica 4 agosto.
Il week end sarà anche allietato dalla musica con il gipsy jazz, un genere musicale nato dall’estro del suo ideatore e massimo esponente: Django Reinhardt. È la musica dei gitani e raccoglie tutta la tradizione del popolo manouche affinandola con un swing americano tipico degli anni trenta.
Django Reinhardt, dopo un terribile incendio, viene salvato e molto presto torna a suonare la chitarra confermando il suo virtuosismo nonostante una grave menomazione alla mano sinistra. Il suo stile viene imitato e diffuso anche al di fuori del popolo gitano nonostante con ci fossero trascrizioni e partiture.
Questo stile musicale può prevedere una chitarra solista, una fisarmonica, un violino che con arpeggi funambolici danno vita ad una melodia raffinata ma altrettanto appassionante e sanguigna, la parte ritmica è affidata ad una chitarra, generalmente con la buca a D, che esegue un ritmo stoppato molto originale e di altrettanto difficile esecuzione; in aggiunta il contrabbasso per completare la formazione.
26 luglio 2013