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Casale zona a fiscalità compensativa: una possibile soluzione per il rilancio del territorio

«Il Comune di Casale Monferrato sta lavorando da tempo per verificare concretamente quali misure di defiscalizzazione potrebbero essere applicate alla nostra realtà. Un argomento che ha fatto nascere anche un interessante dibattito e che, grazie anche alle proposte che stanno emergendo al di fuori del Comune, saranno la base per un obiettivo fondamentale: la crescita e lo sviluppo del territorio, affinché il Monferrato casalese possa risollevarsi e riconfermarsi come una realtà economica forte e competitiva ».

Con queste parole il sindaco Giorgio Demezzi spiega lo studio che stanno conducendo gli Uffici comunali, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro: «Allo stato attuale, l’istituto che sembrerebbe adattarsi meglio alla nostra realtà è sicuramente la Zona a fiscalità compensativa, che prevederebbe agevolazioni fiscali per quelle aree colpite da eventi naturali e inquinamento».

I danni provocati dall’inquinamento da amianto potrebbero quindi rientrare tra quei casi previsti per ottenere alcune forme di defiscalizzazione, con la possibilità, quindi, di effettuare variazioni dell’aliquota Irap, sino a un massimo di un punto percentuale, e di riduzioni delle aliquote Irpef e Ires. Potrebbero essere inoltre previsti sgravi fiscali su parte dell’utile delle imprese per favorire gli investimenti e detrazioni per i lavoratori dipendenti residenti nel casalese o assunti in aziende del territorio.

«Una possibilità, quella della zona a fiscalità compensativa – ha spiegato il sindaco Demezzi -, che darebbe una boccata d’ossigeno alle imprese e alle famiglie e che si inserirebbe nel più ampio progetto che l’Amministrazione sta portando avanti per il rilancio economico e sociale della città e del Monferrato».

Lo studio sulla Zona a fiscalità compensativa, infatti, fa parte di un più ampio progetto che, sempre in collaborazione con l’Università Avogadro, prevede una pianificazione per una futura strategia di sviluppo. In particolar modo, si cercherà di focalizzare l’attenzione su quegli aspetti in cui le Amministrazioni locali, le istituzioni universitarie e gli attori economici e sociali possano cooperare.

«Il progetto che abbiamo deciso di portare avanti insieme all’Università del Piemonte Orientale – ha proseguito il sindaco Demezzi – potrebbe rappresentare un’altra soluzione per favorire la crescita e lo sviluppo a 360 gradi del territorio, facendo in modo che Casale Monferrato non sia ricordata unicamente come la città dell’amianto».

I risultati del piano saranno presentati in un incontro che si terrà nel mese di settembre 2013.

 21 luglio 2013

 

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