Una situazione abbastanza rassicurante. Questo il commento ai risultati dei monitoraggi ambientali di fibre aerodisperse, effettuati dall’agenzia per l’ambiente Arpa Piemonte nel biennio 2011-2012 sul territorio del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Casale Monferrato che sono stati presentati venerdì mattina presso la sala consiliare del municipio di Casale Monferrato.
Entrando nel merito del monitoraggio effettuato nel biennio scorso, il tecnico del Polo Amianto di Arpa Cinzia Cazzola, che insieme al collega Claudio Trova si è occupata della raccolta di dati, ha spiegato che la rilevazione è stata estesa ai 48 Comuni dell’area del Sin, concentrandosi prevalentemente in quelle frazioni o quartieri che presentano zone ad alta frequentazione.
Da quanto riportato, solo 12 campioni su 334 possiedono una concentrazione di amianto pari a 0,2 fibre/litro; i dati possono essere quindi ritenuti rassicuranti, poiché si attestano ben al di sotto del limite di rischio massimo, determinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a 1 fibre/litri e in netto miglioramento rispetto all’ultima analisi presentata l’anno scorso.
«Questi dati sono fondamentali – ha aggiunto il sindaco Demezzi – poiché ci permettono di capire come stia proseguendo la bonifica dei territori. Continueremo quindi, grazie alla preziosissima collaborazione di Arpa, nel monitoraggio della situazione, in modo da comunicare con trasparenza e rapidità i risultati».
Dei 12 campioni che hanno riscontrato presenza di amianto nell’atmosfera, 4 riguardano la città di Casale Monferrato (in zona Roncaglia, Santa Maria del Tempio, Casale Popolo e quartiere Valentino-Sant’Anna) e 2 il paese di San Giorgio Monferrato, mentre i restanti fanno riferimento ai Comuni limitrofi di Balzola, Castelletto Merli, Occimiano, Pontestura, Treville e Trino Vercellese.
II territorio del Sito di Bonifica di Interesse Nazionale di Casale Monferrato ha un’estensione di circa 739 km2 e comprende 48 comuni: 45 in provincia di Alessandria, due in provincia di Vercelli e 1 in provincia di Asti.
Nel periodo da agosto 2011 a dicembre 2012 sono stati prelevati 334 campioni per un totale di 94 sopralluoghi.
Durante la mattinata è stata inoltre data un’altra importante notizia: «La sede casalese dell’Arpa – ha annunciato Angelo Robotto – sarà allestita nella Palazzina del Palafiere, cioè negli ex magazzini dell’Eternit. Una scelta degli ultimi giorni che, rispetto di quella dell’ex stazione di sollevamento del Ronzone, permetterà ad Arpa di risparmiare sulla ristrutturazione dell’immobile e di restringere notevolmente i tempi di messa a regime del centro. Qui, grazie ad apparecchiature all’avanguardia, non solo saranno possibili analisi puntuali legate al territorio casalese, ma si potranno effettuare verifiche legate alle terre da scavo del Terzo Valico e della Tav».
Prima dell’intervento dell’assessore Ravello, ha preso la parola il responsabile del Centro Amianto Massimo D’Angelo, che ha esposto le valutazioni di rischio conseguenti ai dati rilevati da Arpa: «Quello che emerge è che il binomio Ambiente – Salute è imprescindibile, perché l’integrazione e l’interazione degli Enti che se ne occupano è fondamentale. Inoltre deve essere chiaro che la lotta all’amianto è un’emergenza sanitaria e come tale deve essere gestita, prescindendo, quindi, dalle normali azioni politiche di bilancio».
19 luglio 2013