«Per la prima volta un’opera d’arte custodita nel Museo Civico è stata richiesta in prestito per una mostra che si terrà oltreoceano – ha sottolineato con orgoglio l’assessore alla Cultura, Giuliana Romano Bussola -, confermando ulteriormente l’importanza e il valore del patrimonio artistico del nostro museo. Questa è la dimostrazione di come l’arte possa essere un fondamentale veicolo di conoscenza e valorizzazione della nostra storia in tutto il mondo».
La scultura lignea raffigurante San Giovanni Battista, ritenuta copia antica dell’originale di Donatello realizzato per la Chiesa dei Frari di Venezia, è giunta nel capoluogo monferrino grazie al deposito fatto da don Cesare Falaguerra una decina d’anni fa e poi riconfermato dagli eredi.
Già nota alla critica e agli studiosi, che ne avevano fatto oggetto di numerosi dibattiti storico-critici, la statua sarà esposta da domani, sabato 13 luglio, fino al 23 settembre al Centro Cultural Banco do Brasil, che negli ultimi anni ha accolto mostre di importanza internazionale,.
Il pubblico brasiliano e internazionale potrà così conoscere la straordinaria ricchezza dell’arte italiana nel momento del suo massimo splendore; tutto ciò grazie a 57 capolavori, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private, di cinqunata tra i più grandi maestri del Rinascimento. La mostra sarà poi trasferita nella sede del Banco do Brasil di Brasilia dal 12 ottobre al 5 gennaio 2014.
Particolare attenzione sarà riservata alla città di Firenze, culla del Rinascimento, alla cui corte furono ospitati tutti i principali maestri dell’epoca. Curatrice dell’allestimento sarà Cristina Acidini, sovrintendente del Patrimonio Storico, Artistico, ed Etnoantropologico e del Polo Museale del capoluogo toscano.
La mostra propone quindi un viaggio nel tempo alla scoperta dei principali artisti rinascimentali e dei loro lavori, ma è anche un invito a conoscere l’Italia, le sue città, le chiese, i palazzi e i grandi cicli di affreschi, evocati da un suggestivo filmato.
Per poter annoverare tra le 57 opere dell’esposizione anche la scultura del nostro Museo Civico, gli organizzatori della mostra hanno sostenuto tutti i costi affinché il prestito non rischiasse di danneggiare l’opera: un attento e accurato intervento di restauro conservativo strutturale condotto dallo studio Gherardo Franchino di Torino, sotto la direzione del funzionario di Soprintendenza, e tutte le spese connesse all’ottenimento del prestito, come l’assicurazione, il trasporto in cassa (curato da una ditta specializzata) e la trasferta del conservatore del Museo, che ha presenziato durante le fasi di allestimento per verificare che le procedure standard fossero rispettate.
14 luglio 2013