I lavoratori chiederanno di essere ricevuti dal Sindaco.
“Questa iniziativa – dicono i sindacati – arriva dopo un pacchetto di ore di sciopero effettuate la settimana scorsa, si riferisce alla richiesta da parte di OO.SS. e RSU di un piano industriale da parte del Gruppo che chiarisca il ruolo dello stabilimento di Borghetto. La preoccupazione sulle sorti dello stabilimento è legata, oltre allo spostamento di una Linea produttiva in Turchia , al recente incontro svolto presso l’Unione Industriale in cui l’azienda era rappresentata dal Responsabile Risorse Umane del Gruppo che oltre a comunicare la chiusura dell’altro sito produttivo italiano di Carinaro, ha anche comunicato che la produzione di un nuovo condensatore studiato e sviluppato a Borghetto avverrà in Turchia per ragioni di costi e che una nuova Linea produttiva acquistata da un concorrente in Messico verrà installata sempre nello stabilimento Turco.”
Il Gruppo Bundy Refrigeration ha concordato con FIM FIOM UILM nello stabilimento di Borghetto il ricorso al contratto di solidarietà fino a Settembre 2013 ed ha già dichiarato la disponibilità al rinnovo , però le OO.SS. ed i lavoratori sono fortemente preoccupati rispetto al futuro dello stabilimento, vista la crisi che sta vivendo il settore in ambito italiano ed europeo e le delocalizzazioni in atto. La scelta di rivolgersi al Comune di Borghetto è legata al fatto che la fabbrica della Bundy è la più grande realtà lavorativa presente sul territorio (occupa circa 180 persone) e quindi rappresenta una risorsa fondamentale per il Comune e per tutta la zona limitrofa.
I lavoratori e le proprie rappresentanze sindacali hanno sempre dimostrato responsabilità e hanno risposto positivamente alle richieste dell’azienda di flessibilità di orario e di mansioni, ma è chiaro che se la competizione si sposta sul terreno dei costi di produzione (lavoro, ma anche energia elettrica ecc) con i Paesi dell’Est Europeo non c’è possibilità di competere.
Vero è che i lavoratori di Borghetto chiedono solo di conoscere le intenzioni dell’azienda da qui ad un paio d’anni ed il fatto che le risposte ad oggi siano rinviate a fine anno non fanno altro che alimentare tensione e preoccupazione. Anche l’utilizzo del contratto di solidarietà prevede un programma produttivo , pur ridotto, che presuppone un’idea sul futuro del sito.
Dopo l’iniziativa del 17 in cui ci si auspica un intervento del Comune nei confronti della Proprietà , OO.SS. e RSU decideranno con i lavoratori come proseguire le iniziative utili al fine della presentazione più’ celere di un piano industriale del Gruppo che chiarisca il ruolo ed il futuro produttivo ed occupazionale del sito di Borghetto Borbera.
9 luglio 2013