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ALESSANDRIA: Le imprese, specie quelle del settore agricolo e quelle individuali sono in calo

Nel secondo trimestre 2013, in provincia di Alessandria, sono nate 718 nuove imprese e ne sono cessate 850. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni è pertanto negativo: -132 imprese (lo scorso trimestre il saldo era -437), dato che porta a 45.381 lo stock di imprese registrate a fine giugno 2013.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita di -0,29%, inferiore alla media piemontese (+0,50%) e nazionale (+0,43%).

“I dati non sono incoraggianti”, commenta il Presidente della Camera di Commercio Piero Martinotti. “La nostra provincia, dopo le eccellenti performance dell’export (non dimentichiamo il +9,4% del primo trimestre di quest’anno, 8 punti in più rispetto alla media regionale e ben 10 punti sopra la media nazionale), si distingue questa volta per valori moderatamente negativi, in controtendenza rispetto alla media regionale. Preciso, a margine, che il tasso di crescita regionale è solo lievemente positivo, +0,50%, e che sei province su otto sono sotto questo dato, segno che la crisi è equamente distribuita; le società di persone, inoltre, registrano in provincia di Alessandria la percentuale di crescita più alta del Piemonte e superiore a quella nazionale, con un +0,32%. Ma detto questo la situazione va corretta, e soltanto interventi governativi mirati e di ampio respiro possono farlo: è indispensabile, anzi imprescindibile, un piano industriale nazionale che guardi oltre le conflittualità di fazione, che permetta ai territori, e alle Camere di Commercio, di declinare su piano provinciale le decisioni nazionali di lunga gittata. Finora si è fatto poco, non abbastanza, e senza una strategia, senza una pianificazione, non usciremo da questa situazione in tempi brevi”, conclude il Presidente della Camera di Commercio Piero Martinotti.

Dall’analisi per classe di natura giuridica rispetto al trimestre precedente (gennaio-marzo 2013), emerge come siano le imprese individuali (che rappresentano il 61% del totale delle imprese registrate alla CCIAA) a subire le perdite più significative, con un tasso di crescita di -0,81%. Società di capitale (+0,40%), società di persone (+0,32%) e soprattutto “altre forme” (+3,92%, ma il peso numerico di “altre forme” è basso) registrano tutte tassi positivi.

17 luglio 2013

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