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E' sempre più crisi e il presidente degli industriali Marco Giovannini lancia l’allarme “si deve fare qualcosa di buono”


La crisi, c’è , persiste, è reale; è tempo di muoversi, di fare qualcosa di buono e utile per l’economia provinciale. Così parte l’appello del presidente degli industriali, Marco Giovannini: “a dispetto degli ostacoli cronici che ancora ci sono e che rendono lenta la ripresa del nostro Paese – dice Giovannini – siamo di fronte ad un imperativo urgente. Si deve fare qualcosa di buono, come ci suggeriva Keynes, che affermava: “Larga parte delle nostre attività costruttive dipende da un ottimismo spontaneo, piuttosto che da attese matematiche. La maggior parte, probabilmente, delle nostre decisioni di fare qualcosa di buono può essere assunta solo come effetto di impulsi istintivi (animal spirits), di un’urgenza spontanea ad agire piuttosto che all’inazione”. E questo non è altro che la traduzione del nostro motto “Cervello, cuore, coraggio”.

Per quanto riguarda la situazione economica dellaprovincia infatti, il trimestre d’estate, infatti che come di consueto sconta gli effetti del periodo di interruzione produttiva per ferie, raffredda un poco le aspettative degli industriali, in un quadro congiunturale che resta sostanzialmente invariato rispetto ai mesi precedenti.

Lo confermano i risultati della 155a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre luglio-settembre 2013.

Sono in lieve flessione i dati dei principali indicatori, negativi per occupazione, produzione, ordini totali e anche per l’export, che mostra un segno meno dopo due anni e mezzo di crescita, ma che possiamo considerare “fisiologico” nel momento estivo. Si mantiene invece la tenuta del grado di utilizzo degli impianti e della propensione ad investire. E tra i dati positivi si segnala il calo della previsione di ricorso alla cassa integrazione rispetto ai precedenti trimestri, mentre la maggioranza degli intervistati (il 77%) prevede comunque invariata l’occupazione.

I settori produttivi più rappresentativi registrano previsioni discontinue: il metalmeccanico, la chimica e la gomma-plastica con dati negativi, mentre il settore alimentare, soggetto a forte stagionalità, mostra dati negativi tranne che per gli ordini export, ancora positivi. Il vasto e variegato comparto delle industrie varie, che comprende grafiche e cartotecniche, tessile e calzature, legno e materiali da costruzione, prevede invece dati migliorativi rispetto ai precedenti trimestri.

Scende il ritardo negli incassi, mentre il portafoglio ordini a breve termine è in crescita.

In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione è negativo a –9 (era –10 lo scorso trimestre, e a –12 un anno fa), l’indicatore della produzione è a –13 (era –8 tre mesi fa e –24 un anno fa). Gli ordini totali sono negativi a –12 (erano –6 tre mesi fa e –17 un anno fa). Sono negativi a –4 gli ordini export (erano a +9 tre mesi fa e a +3 un anno fa). In questa indagine congiunturale si aggiunge, inoltre, un nuovo indicatore più specifico, quello della redditività nel trimestre a venire, che si attesta a –27, anche se il 63% degli intervistati si attende una costanza della reddività.

La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in calo ed è segnalata dal 15% degli imprenditori del campione (erano il 32% tre mesi fa e 24% un anno fa) e la maggioranza degli intervistati (il 77%) prevede invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti è al 64% della capacità (era il 66% tre mesi fa), e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è dichiarata complessivamente dal 62% degli intervistati (era il 55% tre mesi fa) e tra questi il 15% prevede investimenti significativi. Il ritardo negli incassi scende ed è segnalato dal 53% degli intervistati (era il 64% lo scorso trimestre), mentre il 70% ha lavoro per più di un mese (era il 61%).

In questa indagine si aggiunge anche la rilevazione relativa al settore dei servizi alle imprese, che mostra previsioni negative per occupazione (–15), per livello di attività (–8), a zero per nuovi ordini e a –23 per la redditività. L’utilizzo delle risorse di questo settore è previsto all’80%, buone le garanzie di lavoro, il 92% ne ha per oltre un mese, il 33% per oltre un anno.

 4 luglio 2013

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