L’Organismo straordinario di liquidazione della Città di Alessandria, stimato l’importo complessivo di tutti i debiti esposti, il numero delle pratiche relative, e il tempo necessario per il loro definitivo esame, ha proposto all’Amministrazione Comunale l’adozione della modalità semplificata di liquidazione.
La Giunta Comunale ha facoltà di aderire alla proposta entro trenta giorni, impegnandosi, in caso di accoglimento, a mettere a disposizione le risorse finanziare necessarie, pari ad euro 80.561.000, che, peraltro, comprendono anche circa 32.000.000 figurativi da restituire al Comune medesimo per pagamenti effettuati di competenza della gestione liquidatoria.
Con la procedura semplificata, l’Organismo straordinario di liquidazione può stipulare transazioni per la definizione delle posizioni dei creditori, definendo un piano di azione che si estende nel tempo in relazione alla effettiva messa a disposizione delle risorse da parte del Comune. In questo caso è prevista l’offerta di pagamento di una somma variabile tra il 40 ed il 60 per cento del debito, con rinuncia definitiva ad ogni altra pretesa, e con la liquidazione obbligatoria entro 30 giorni dalla conoscenza dell’accettazione della transazione.
Dal punto di vista del Comune tale procedura, se accolta, genera, oltre alla riduzione della massa passiva, l’importante effetto positivo di evitare all’ente risanato le ulteriori richieste del creditore che vi aderisce, mentre, per i creditori, a fronte di una riduzione dell’importo vantato, vi è la certezza di essere pagati in tempi brevi rispetto all’avvenuta transazione.
In caso di non adesione alla procedura semplificata l’Organismo straordinario di liquidazione dovrà procedere con la più articolata e lunga procedura ordinaria, che prevede il deposito al Ministero dell’Interno del piano di rilevazione e l’approvazione del piano di estinzione con il pagamento delle passività sino alla concorrenza della massa passiva realizzata. La parte non coperta dovrà inevitabilmente essere posta a carico dei futuri bilanci dell’ente locale ed essere ripianata anche mediante l’adozione di piani di impegno pluriennali, con intuibili difficoltà e il rischio concreto di dover affrontare una nuova criticità finanziaria.
25 luglio 2013