Pubblichiamo di seguito, una vicenda subita da una nostra lettrice che per non avere ripercussioni sui figli preferisce mantenere l’anonimato .

La vicenda sembra così grottesca e surreale che merita alcune considerazioni iniziali sul modo di gestire gli istituti scolastici nelle scuole tortonesi. Non ci dilunghiamo più di tanto: ribadiamo solo che la lettrice, prima di scrivere al giornale, ha cercato in tutti i modi di risolvere in maniera logica e civile il problema, ma neppure gli incontri avuti con il Comune, a quanto pare, sono serviti a qualcosa.

Invitiamo tutti i genitori a leggere l’articolo perché si tratta di un vicenda che potrebbe capitare a chiunque.

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Gentile Direttore, sono una cittadina tortonese mamma di un bambino che frequenta l’asilo nido Arcobaleno (Comprensivo B) e che ho iscritto alla scuola dell’infanzia ovviamente dello stesso Comprensivo. Vorrei raccontare la vicenda che ci è capitata, perchè altri genitori lo sappiano e perchè la reputo particolarmente spiacevole. Le ovvietà talvolta non sono tali…

Il mio primo figlio sta procedendo nel suo percorso formativo che ha incominciato al nido Arcobaleno, proseguendo alla Mary Poppins e frequentando attualmente le elementari alla Salvo d’Acquisto. Anche il mio secondo figlio ha cominciato il suo percorso educativo all’Arcobaleno, ma è già stato interrotto.

Qualche anno fa abbiamo cambiato casa, quindi adesso la nostra residenza è nel Comprensivo A (Scolastico) e non più B. Fino al 21/12/2012 la precedenza per la Mary Poppins era dei bambini provenienti dall’Arcobaleno come è sempre stato (la CONTINUITA’ al primo posto!). Il 21/12/2012 il consiglio di istituto del Comprensivo B ha deliberato che il requisito primo e imprescindibile è la residenza a discapito di elementi oggettivi incontestabili e di grandissima importanza, secondo me, sia a livello di continuità educativa (dal nido alla materna e dalla materna alla primaria i bambini e le maestre fanno un periodo di inserimento per me molto importante) sia a livello organizzativo per le famiglie (essere alle 16 in due comprensivi diversi risulta un po’ impossibile!). Penso che la residenza in confronto abbia un’importanza relativa, visto che un bambino che non ha fratelli e che non ha frequentato il nido può benissimo cominciare il suo percorso in un altro Comprensivo considerato che non abitiamo in una metropoli!

In questi ultimi mesi ho parlato con alcuni membri del consiglio di istituto, con il Preside e con l’Assessore Castellano che mi hanno dato tutti ragione (a parole).

Ovviamente ho fatto anche ricorso enunciando le motivazioni che mi sembrano non di poco conto. Insomma il risultato è che sono stati ammessi, o ci precedono in graduatoria, diversi bambini che hanno SOLO il requisito della residenza (1 requisito su 7, contro per esempio i nostri 3 requisiti). Oltretutto gli altri due Comprensivi di Tortona privilegiano la presenza del fratello/sorella, così come i maggiori Comuni italiani (ho fatto una piccola indagine su Internet)!

La prima scuola in assoluto che privilegia mamme casalinghe che portano a scuola i figli con tutta calma e che sicuramente non devono correre per andarli a prendere! Bambini che oltretutto non hanno frequentato il nido e che quindi devono ancora cominciare il loro percorso formativo. So che presso la scuola dell’infanzia del Comprensivo A ci sono ben 13 posti disponibili!

Ma i comprensivi non sono stati istituiti proprio per garantire una continuità dall’asilo nido alle medie? Queste sono le parole (giuste) dell’Assessore, e quindi? In realtà il consiglio di istituto ha deliberatamente interrotto la continuità a favore della mera residenza, pazzesco. E neanche un’istituzione come l’Assessorato alla Pubblica Istruzione è riuscita a superare questo nodo. Sono senza parole.

Penso che se ci si rende conto di avere deliberato una cosa non del tutto giusta o che non ha tenuto conto di casistiche importanti, forse bisognerebbe rimettere mano alla questione e non perseverare imperterriti nell’errore. Invece pare proprio che tornare sui propri passi sia fuori discussione! Addirittura mi è stato detto che avendo firmato l’iscrizione ho accettato i criteri stabiliti; avevo scelta?! E comunque anche se la residenza era al punto 1 non era così chiaro che chi aveva gli altri requisiti tranne quello sarebbe stato automaticamente escluso! Sono davvero delusa per come si è svolta la questione, purtroppo il buon senso ha perso!

Spero solo che questa mia segnalazione sia utile per altri genitori che si troveranno in questa situazione nei prossimi anni, a meno che, come d’incanto, il Comprensivo B torni a privilegiare la provenienza dall’Arcobaleno e la presenza nel Comprensivo di fratelli/sorelle.

Mi scuso per essermi dilungata e la ringrazio come sempre.

Lettera firmata



 2 giugno 2013