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TORTONA: L’Asl replica sul Punto nascite e Berutti si arrabbia “Siamo indignati e vogliamo andare a fondo della questione"


Il direttore generale dell’Asl, risponde alla richiesta del Comune sull’inopinata chiusura del Punto nascite di Tortona e la risposta fa arrabbiare ancora di più il sindaco di Tortona, Massimo Berutti e il presidente del Consiglio Comunale Franco Carabetta, decisi ad andare fino in fondo ad una questione sempre più kafkiana. Perché il Punto nascite di Tortona ha chiuso a favore di Novi Ligure se era il migliore della provincia?

E’ quello che chiedono con insistenza Berutti e Carabetta.

“Abbiamo ricevuto la nota pervenuta dal direttore generale dell’Asl, Paolo Marforio, con cui ci ha trasmesso il verbale della Commissione per la riorganizzazione e l’unificazione delle strutture sanitarie del Presidio ospedaliero Novi Ligure e Tortona e le precisazioni redatte dal responsabile del Presidio Ospedaliero, dottoressa Pamela Morelli, sulla relazione della visita ispettiva – scrivono il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale -. Abbiamo letto con attenzione questa documentazione e ci rammarica dover significare la nostra indignazione per i contenuti in essa riportati. Non è comprensibile che una relazione, redatta da un team di professionisti a seguito di visite ispettive effettuate nelle varie realtà ospedaliere dell’alessandrino e dell’astigiano, con cui si stabilisce che “in considerazione delle note conclusive sopraesposte in merito all’adeguatezza della dotazione tecnologica, strutturale e logistica e, non ultimo, dei costi sostenibii la locazione che risponde a tutti i requisiti per una struttura unica di Pediatria e neonatologia non può essere che presso il Presidio di Tortona” sia stata completamente disattesa.”

 

CONFERMATA LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA

“Con questa lettera – aggiungono Berutti e Carabetta – siamo a confermare la nostra richiesta di istituire una Commissione tecnica che apra un’indagine su quanto accaduto, perché non è comprensibile che il team di professionisti, composto, tra gli altri, dal dottore Carlo Rinaldi, nel novembre 2012, sia giunto alla conclusione che “in merito all’adeguatezza della dotazione tecnologica, strutturale e logistica e, non ultimo, dei costi sostenibili la locazione che risponde a tutti i requisiti per una struttura unica di Pediatria e neonatologia non può essere che presso il Presidio di Tortona”; mentre la Commissione per la riorganizzazione e l’unificazione delle strutture sanitarie del’ospedale unico Novi Ligure — Tortona, composta, tra gli altri, dal dottore Carlo Rinaldi, nel verbale del 12 settembre 2012, stabilisca che “dall’analisi dei dati, dalla valutazione dei locali e dei percorsi, da un attento esame dei modelli gestionali relativi al personale medico, ostetrico e infermieristico e dei costi relativi alle due opzioni la Commissione è giunta alla conclusione che il punto nascita dell’ospedale unico Novi – Tortona debba essere individuato presso l’ospedale  di Novi Ligure”.

“Inoltre – si legge nella nota firmata dal sindaco, Massimo Berutti, e dal presidente del Consiglio comunale, Franco Carabetta -, alla luce di questo grave episodio che non ci tranquillizza e ha minato la nostra fiducia verso le scelte e le decisioni che vengono compiute siamo a chiedere che la Commissione tecnica sia composta da professionisti esterni rispetto alle nostre strutture sia locali che provinciali. Si ritiene tuttavia fondamentale l’audizione dei medici che hanno redatto la Relazione Visita Ispettiva. Ostetricia e Ginecologia Pediatria — Neonatologia ASO AL, ASL AL-AT: dottor Carlo Rinaldi, dottor Fabrizio Racca e dottor Diego Gazzolo, nonché del dottor Vincenzo Castella, che si è appreso abbia comunque partecipato alle varie fasi della visita ispettiva e collaborato alla stesura del documento in quanto Primario del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Tortona.Chiediamo, altresì, che la Commissione medesima illustri gli elementi strutturali e professionali dei due presidi ospedalieri dell’ASL, punti di forza e criticità di ogni singolo reparto, e quale dovrebbe essere il percorso del Presidio Ospedaliero Unico Novi Ligure – Tortona consono a garantire servizio e sicurezza ai cittadini e, al contempo, a non penalizzare un ospedale a vantaggio dell’altro. Siamo pertanto a chiederle un incontro urgente, alla presenza della Direzione Provinciale, al fine di poter approfondire tutto quanto sopra esposto e definire un percorso chiaro e trasparente in merito alla sviluppo della piattaforma integrata tra i due Ospedali di Novi Ligure e Tortona”.

“Ci siamo attivati sin dal primo momento per tutelare e difendere il nostro nosocomio – chiosa il primo cittadino -, con i medici abbiamo istituito un tavolo di lavoro e confronto per far sì che, nella riorganizzazione della rete ospedaliera, ed in particolare nella definizione del presidio ospedaliero unico Novi Ligure – Tortona, ci fosse un equilibrio tra le due strutture. Ora scopriamo che alcuni di quegli stessi medici che sedevano a quel tavolo erano a conoscenza di questi documenti del 12 settembre 2012 e di fine novembre 2012 e non ce ne hanno mai parlato. Ora chiedo che sia fatta chiarezza nelle sedi opportune perché qui ad essere stata presa in giro non è stata tanto la giunta Berutti quanto la cittadinanza. E credo che la politica regionale, in questo passaggio, non ci abbia tutelato”.

 1° giugno 2013

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