Perché il Punto nascite di Tortona che richiamava in città oltre 180 donne provenienti da fuori ha chiuso? Perché non c’è stato ancora il “riequilibrio” dei reparti tra l’Ospedale di Tortona e quello di Novi Ligure? Un equilibrio che adesso si trova a vantaggio dell’ospedale “San Giacomo” di Novi che ha ricevuto i reparti di Tortona ma non ha ancora trasferito i suoi in città? A questa ed ad altre domande che riguardano la sanità tortonese, risponderanno i vertici dell’Asl locale e regionale Mercoledì 17 luglio alle 18.
Per quella data, infatti, è stato indetto un Consiglio Comunale “aperto” sul caso della Sanità al quale parteciperanno l’assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera e il direttore generale dell’Asl AL Paolo Marforio.
L’annuncio di questo importante incontro lo ha dato il sindaco Massimo Berutti durante la seduta del Consiglio comunale di giovedì sera, rispondendo ad un’interrogazione consigliare presentata da Stefanella Ravazzi di Rifondazione Comunista.
Il sindaco ha letto anche i dati sulle parti effettuati dalle donne che risiedono nel Distretto di Tortona: confrontando quei dati col numero di parti risulta che oltre 180 donne in gravidanza che non risiedono nella zona hanno scelti di partorire a Tortona, mentre 140 tortonesi hanno scelto di partorire in altri ospedali piuttosto che a Tortona.
Nel 2012 infatti all’ospedale di Tortona ci sono state oltre 470 nascite ma soltanto 290 di persone residenti nel Tortonese.
Le donne che riedono nel distretto di Tortona e che nel 2012 hanno partorito, sono state 447. Di questi, 290 parti si sono verificati all’ospedale di Tortona, 59 all’ospedale civile di Voghera, 37 all’ospedale di Alessandria, 14 all’ospedale di Novi Ligure e 8 al policlinico San Matteo di Pavia, 4 in Liguria, 6 in altre regioni, mentre una donna ha partorito ad Acqui e 2 in altre zone del Piemonte.
28 giugno 2013