Venerdì 28 giugno Ermanno Bertinieri cessa il suo mandato annuale di presidente del Rotary di Novi, gli succederà Andrea Baschirotto. Eccoi un bilancio dell’attività nell’intervista effettuata da Maurizio Priano
Quale giudizio sulla sua presidenza del Rotary di Novi?
Direi che è stato un anno assolutamente soddisfacente, sia sotto il contributo all’attività internazionale del Rotary, sia nell’aspetto più prettamente locale. Non ci speravo più ma alla fine siamo riusciti a dare anche due borse di studio a ragazzi meritevoli, anche se non tramite un concorso ma grazie ad informazioni che abbiamo avuto frequentando le scuole”: così Ermanno Bertinieri riassume il suo anno di presidenza del Rotary Club di Novi.
Prima di parlare dei progetti locali ha qualche contributo da segnalare per quanto riguarda l’attività internazionale del Rotary?
Si, una cosa che mi rende particolarmente orgoglioso: aver contribuiti ad aiutare un orfanotrofio in Brasile con una somma di centomila dollari. E quelli internazionali sono i progetti che il Rotary promuove con più attenzione e con più fondi. Il club che redige un progetto lo sottopone alle varie Commissioni rotariane e quindi giunge alla Fondazione del Rotary che si trova negli Stati Uniti. Questa li vaglia e se li considera meritevoli li finanzia anche in maniera cospicua. Ed anche il Rotary di Novi ha contribuito per quell’orfanotrofio anche se, ovviamente, con una somma più piccola.
Riguardo ai progetti locali c’è un filo rosso che li contraddistingue?
Si, esserci occupati dei giovani e della scuola, con varie iniziative. E quello che più mi compiace è che il mio successore, Andrea Baschirotto, continuerà sulla stessa linea.
Giovani e la scuola: quale progetto per primo?
A parte che tutti sono egualmente importanti il primo che mi viene in mente è un progetto che portiamo avanti da tre anni, il progetto andrologico studenti scuole superiori realizzato assieme al prof. Franco Montefiore che è il Primario del servizio di Urologia all’ospedale di Novi ed è socio del Rotary di Novi. Un corso che abbina lezioni teoriche, aperte anche alle ragazze, a visite che, su base volontaria, gli studenti maschi possono effettuare. Ed è stato bello vedere che, dopo una iniziale diffidenza, gli studenti che hanno chiesto di sottoporsi a questa visita sono aumentati, anche sospinti dalle loro amiche o ragazze. Ed è stato utile, per loro, perchè si sono rintracciati tantissimi casi di infertilità ed in qualche caso la possibilità di avere un tumore. Aver fatto questo servizio mi ha dato una soddisfazione grandissima ed è anche una soddisfazione vedere che questo progetto viene coltivato da altri Rotary della provincia di Alessandria ma anche di altre regioni.
Non solo progetto sulla prevenzione urologica, però: un progetto di notevole livello anche quello sull’arte, sulle case in terra cruda.
Si, nel 2010/2011 collaborando con la scuola media “Boccardo-Doria” abbiamo aderito ad un progetto interdistrettuale del Rotary che aveva come oggetto scoprire una affresco della nostra città e salvarlo, custodirlo. Ed anche qui sono rimasto piacevolmente impressionato dalla partecipazione dei ragazzi e delle loro insegnanti. Quest’anno abbiamo alzato il tiro, me lo conceda, sono un militare di professione, ed abbiamo coinvolto i ragazzi del Liceo Scientifico Amaldi, una scuola con la quale abbiamo da tempo una collaborazione assai stretta e di questo ringrazio anche il dirigente scolastico il prof. Sergio Tinello. I ragazzi hanno intervistato i proprietari delle case in terra cruda, soprattutto della Frascheta, ne hanno analizzato le origini, la storia, guidati dall’architetto Isidoro Parodi. Abbiamo ottenuto un successo che neppure ci aspettavamo ed i ragazzi hanno realizzato un opuscolo, che stiamo diffondendo in queste settimane, comprendente i loro lavori Un opuscolo che è anche una sorta di censimento delle case in terra cruda che gli studenti sono andati a rilevare, con uscite sul territorio. L’opuscolo è rivolto ai bambini di tutto il Novese ma anche ai Comuni aderenti all’associazione “Case in terra cruda”. Inoltre i ragazzi hanno curato anche un percorso ciclabile che si snoda da Mandrogne alla Frascheta, con illustrazione fotografica delle varie case in terra cruda che vi si trovano.
Borse di studio, progetto sull’urologia, gli studi sulle case in terra cruda ma il Rotary, da oltre trent’anni, si segnala anche per un’altra iniziativa, giusto?
So a cosa allude, al premio Rotary che annualmente assegniamo a quella persona od ente che si è distinto in quell’ideale rotariano che è il porsi al servizio degli altri. Quest’anno il premio è stato conferito alla Di.A.Psi, associazione che si occupa dei malati mentali e che presta sostegno anche ai loro familiari. Abbiamo aiutato questa associazione anche con il ricavato di altre manifestazioni, una che si è svolta al Museo dei Campionissimi ed un’altra che si è tenuta recentemente a Villa Bottaro, a Silvano d’Orba, ed alla quale hanno partecipato cinque club della provincia.
Lei è stato presidente del Rotary di Novi anche nel 2004/2005: rispetto ad allora il club lo trova maggiormente calato nella realtà locale?
Diciamo che quell’anno, il 2004/2005, è stato un anno particolare, ricorreva il centenario della fondazione del Rotary e tutte le nostre iniziative, allora, furono fatte sulla spinta emozionale di quell’evento. Inoltre volevamo far conoscere il Rotary e le sue finalità. Impiegando le relative risorse. Quest’anno non avevo bisogno di far conoscere il Rotary, siamo a Novi da trentasette anni, e quindi le nostre risorse sono state tutte impiegate per finalità sociali e di servizio che sono poi le vere finalità rotariane. Tengo a precisare che il Rotary fa servizio, appunto, e non beneficenza. In ogni caso, rispondendo infine alla sua domanda, devo dire che si, rispetto ad allora, il Rotary di Novi è maggiormente calato nella realtà locale e, senza volersi sostituire alla scuola ed alle famiglie, penso che svolga una utile attività di supporto. E questo supporto lo possiamo fare grazie alle competenze ed alle professionalità dei nostri soci. Nelle nostre fila ci sono due-tre figure per ogni profilo professionale, solo a titolo esemplificativo parlo di imprenditori, ingegneri, docenti universitari o di scuola dell’obbligo, avvocati.
Ecco, appuntamento, orientamento nei confronti dei giovani: come avviene?
Una volta mi sono trovato a contatto con i ragazzi ed ho parlato della mia professione, il militare di carriera, ed alla fine alcuni di loro mi hanno posto molte domande. E così fanno gli altri soci del Rotary, sacrificando parte del loro tempo libero.
Cessa il suo anno di presidenza del Rotary di Novi: che farà ora Ermanno Bertinieri?
Ho accettato un incarico a livello distrettuale del Rotary anche se, con franchezza, nei avrei voluto avere uno meno impegnativo ed anche in questo incarico mi occuperò di giovani. Il distretto del Rotary comprende 37-38 club ed io funzionerò da supporto per le iniziative che, verso i giovani, intenderanno adottare. Cercherò anche di incentivare lo scambio con giovani di altri Paesi.
27 giugno 2013