La nostra terrà di mezzo, in parte allagata, in parte non coltivata, in parte abbandonata, vive sotto la splendida benedizione dell’occhio di Sauron, oscuro Signore di Mordor. Da giorni il suo fiammeggiante occhio dispensa potenti effetti sulle nostre teste, sulle nostre risaie, sulle nostre esistenze. E il popolo di questa terra di mezzo continua a subire quanto, un piccolo regno, vuole regalare agli ultimi rimasti.
Queste poche righe solo per parafrasare quanto sta accadendo a Sannazzaro de Burgundi, a quando sta uscendo dalle ciminiere di Sannazzaro de Burgundi. Molti lomellini stanno annusando e subendo emissioni fuori dal comune che addirittura, con i venti di queste ore, hanno raggiunto il Piemonte.
Dove sono i paladini dell’eco sostenibilità, che non vogliono l’autostrada che deve ancora nascere poichè fa morire il riso già in crisi da un decennio, che preferiscono veder sbriciolarsi l’amianto sui tetti invece che smaltito in una discarica controllata, che decidono che il sorgo è la cultura tipica lomellina da bruciare in un gigantesco inceneritore a biomasse ma che immediatamente prima rigettano il biogas in piccole centrali ed impianti?
Fateci capire. Se un cittadino di Valeggio (solo per citare uno dei tanti bei Comuni della nostra Lomellina) si dimentica di effettuare il controllo dei fumi della caldaia di casa, quasi gliela ipotecano, mentre se escono milioni di metri bubi di fumi nocivi, difficilmente controllati, nessuna amministrazione, ne comunale ne provinciale o territoriale in genere, interviene?
Per fortuna, almeno, ci sono questi autovelox fissi a pannelli solari eco compatibili e ad immissioni zero. Ci fanno rallentare prima di finire in una buca stradale o di imbatterci in una rotonda coperta da fitta vegetazione, ma almeno non inquinano. E soprattutto fanno fare cassa.
Ecco cosa sta capitando nella terra di mezzo, nella nostra Lomellina.
Gianluca Cominetti, lomellino da qualche generazione
3 giugno 2013