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LETTERE IN REDAZIONE: Le perplessità della Cgil sul Piano industriale dell’Atm di Alessandria

Buongiorno, come ormai consueto veniamo a scoprire le mosse politiche di Partecipate e Amministrazione dai Quotidiani, il che rende le relazioni industriali estremamente tese e rischia di far scoppiare tra i lavoratori problemi di ordine pubblico, comunque cercherò in poche righe di significare tutte le perplessità e le volontà della FILT CGIL di Alessandria.

In data 11 giugno 2013 è stato approvato dal CDA di ATM il piano industriale, da quì nascono i primi interrogativi:

perchè l’Amministrazione Comunale ha redatto un Suo piano industriale precedente a questo con la previsione di 50 esuberi non ricollocabili?

perchè il piano redatto dalla Giunta Rossa titola ATM IN LIQUIDAZIONE?

perchè nel piano industriale del Comune al quale sono seguite le dichiarazioni di licenziamento di Ferraris, non sono comprese tutte le misure di ristrutturazione nei 24 mesi della partecipata?

perchè il piano tutto Comunale non menziona la questione COSAP? (il Comune sapeva ma ha taciuto)

perchè sul piano redatto dall’Amministrazione Comunale si incentiverebbe l’uso del trasporto pubblico in tutte le sue espressioni come ad esempio il BIKE SHARING e su quello approvato l’11 lo si dismetterebbe?

sfortunatamente le più rilevanti proposte del piano industriale elaborato dall’amministrazione atm restano in capo a a scelte dell’amministrazione comunale, come:

cosap (applicazione corretta tassazione sull’occupazione del suolo pubblico)

estensione della zona tariffaria (zona blu)

chiusura del centro al traffico (ztl)

acquisizione o dismissione affidamento parcheggi cittadini

vendita dei servizi a terzi (segnaletica e strisce)

trasferimento del mercato di p.zza garibaldi

ecc ecc…

Quanto sopra descritto non permette un sereno confronto, e soprattutto tutti i dubbi e le incongruenze tra piano ATM e piano COMUNE ALnon offrono le garanzie necessarie ad avviare il tavolo per gli ammortizzatori sociali (contratto di solidarietà tipo b) perchè non esistono garanzie che allo scadere dei 24 mesi ci sia il reintegro delle risorse poste in ammortizzatore (52 unità).

Inoltre da tutte le dichiarazioni Aziendali emergerebbe che il settore degli AUTISTI non verrebbe toccato, questa è una informazione falsa perchè il piano industriale ATM approvato l’11 u.s. contiene anche le seguenti misure:

CESSAZIONE DELLA GESTIONE SERVIZIO DI VALENZA E RELATIVA CESSIONE A PRIVATI DEL PERSONALE INTERESSATO

CESSAZIONE DELL’ACCREDITO DI 3 GIORNI DI FERIE AGLI AUTISTI

MODIFICHE AI TURNI DI LAVORO CON RIMOZIONE DEI VINCOLI NORMATIVI DERIVANTI DA CONTRATTAZIONE DECENTRATA AVVICINANDOLI AI LIMITI SANCITI DAL CCNL DI SETTORE

E LA PAVENTATA POSSIBILITA’ DI DISDETTA DEGLI ACCORDI DI SECONDO LIVELLO (circa 300 euro mensili) RIBADITA CON NOTA SPECIFICA CHE RIMANDA LA DECISIONE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHE AVENDO GIA’ DELIBERATO LA RIDUZIONE DEI SALARI DEL 30% PARE NON LASCI SPAZIO A SOLUZIONI DIVERSE

Restano in fine i due interrogativi più importanti:

perche’ ad atm e’ stata chiesta per l’approvazione del bilancio 2012 la svalutazione del 60% dei crediti vantati nei confronti del comune pur sapendo che questo vorrebbe dire per la partecipata l’obbligo di liquidazione? (non è che il titolo del primo piano industriale inviato al ministero “atm in liquidazione” nasconde una volontà precisa?)

perche’ nessuno dice che con il taglio regionale dei trasferimenti economici conto 2013/14/15 per atm circa 1 milione di euro annui la partecipata non puo’ far altro che portare i libri in tribunale?

Noi chiediamo che sia il Sindaco per ciò che le compete che ATM rispondano a questi semplici quesiti, perchè la trasparenza in una situazione drammatica come questa dovrebbe stare al primo posto nella scala di valori che ci muove.

FILT CGIL di Alessandria


16 giugno 2013

 

 

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