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C’è meno lavoro, ma il costo della vita in provincia è aumentato del 3,4% nell’ultimo anno. I dati in un convegno

In ginocchio, piegati da una crisi che – turismo a parte che è unico settore in positivo – non lascia presagire nulla buono. Eppure il costo della vita, il provincia di Alessandria, solo nell’ultimo anno, è aumentato del 3,4%. E tutto mentre gli stipendi di chi ha il lavoro sono fermi da lustri per non dire in diminuzione, dove la Cassa integrazione nel primo trimestre dell’anno è aumentata del 46% e dove i fallimenti delle aziende sono aumentati del 10%.

Questo è il quadro emerso dalla “Giornata dell’economia” un summit di imprenditori organizzazioni di categoria e addetti ai lavori provenienti da tutta la provincia che si sono ritrovati venerdì mattina a Palazzo Monferrato di Alessandria.

Parte del pubblico presente

Un incontro annuale, giunto ornai all’ 11esima edizione in cui la situazione economica delle imprese della nostra provincia, ma soprattutto degli abitanti, viene messa sotto la lente d’ingrandimento e si fa il punto di come sta l’economia e, di rimando, la popolazione.

Ad illustrare la situazione economica della nostra provincia è stato il presidente della Camera di Commercio, Piero Martinotti, dopo l’intervento dell’economista Angelo Miglietta.

Tra la marea di dati snocciolati durante il convegno, quello che ci ha colpito di più è stato l’aumento del costo della vita: nel 2012 l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è cresciuto del 3,4 per cento e, quindi, è risultato in aumento rispetto all’anno precedente quando l’incremento fu del 2,8 per cento.

Il marcato aumento dei prezzi registrato in una fase congiunturale caratterizzata da una evoluzione dell’economia reale non del tutto soddisfacente, segna una ripresa del processo inflazionistico e rende attuale il pericolo di un ritorno alla stagflation (inflazione + stagnazione).

Di seguito riportiamo alcuni dati salienti sul corposo rapporto.

In sintesi: congiuntura piuttosto negativa, ma bene il turismo e molto bene l’export

L’economia della provincia di Alessandria è stata caratterizzata da un quadro congiunturale piuttosto negativo, in linea con la situazione economica regionale e nazionale. Fanno eccezione il turismo, con arrivi e presenze (soprattutto di stranieri) in crescita, e l’export, con numeri di assoluto rilievo che hanno distinto Alessandria in ambito regionale e nazionale.

Miglietta e Martinotti

PIL: -1%.
Nel 2012 il PIL (Prodotto Interno Lordo) provinciale, cioè il valore complessivo dei beni e servizi prodotti e destinati a usi finali è diminuito, secondo l’ultima stima Unioncamere Piemonte su dati Prometeia, dell’1%. Nel 2011 era cresciuto dello 0,7%, nel 2010 dello 0,5%.
VALORE AGGIUNTO: -1,26%
Il valore aggiunto (VA) provinciale, vale a dire la differenza tra il valore finale dei beni e servizi prodotti e il valore dei beni e servizi acquistati per essere impiegati nel processo produttivo, è stato pari, nel 2012, secondo le ultime stime di Prometeia, a 11.174,21 milioni di euro, con un decremento rispetto al 2011 dell’1,26%. La diminuzione del VA ha interessato l’industria manifatturiera (-5,07%), le costruzioni (-3,35%) e i servizi (-0,10%), mentre l’agricoltura ha visto un aumento del 4,45%.

LE PROSPETTIVE PER IL 2013
il PIL dovrebbe aumentare di un +0,8% e salire a quota 12.669,54 milioni di euro (stima Unioncamere Piemonte su dati Prometeia). Il VA dovrebbe ugualmente salire di un +0,78%, attestandosi a quota 11.260,99 milioni di euro.
Dopo un triennio in forte crescita le esportazioni dovrebbero conoscere una flessione che Prometeia stima intorno al 10,62% rispetto ai livelli raggiunti nel 2012. L’occupazione dovrebbe contrarsi dell’1,4% e attestarsi sulle 177mila unità, con un tasso di disoccupazione che dovrebbe scendere al 9,6 per cento.

 

Produzione industriale: -2,8% rispetto al 2011. Lieve ripresa a inizio 2013
La produzione industriale in provincia di Alessandria registra nel 2012 un -2,8% rispetto all’anno precedente. Il calo della produzione industriale iniziato a fine 2010 ha preso segno negativo a inizio 2012, e così ha proseguito fino alla fine dell’anno, pur registrando un lieve segnale di ripresa (superiore alla media regionale e in linea con il trend nazionale, ma sempre con segno negativo) nel IV trimestre, grazie al traino dell’export.

 

Occupazione: 180.000 occupati. +0,20% rispetto al 2011 . Il 45% è donna.
Nel 2012, in provincia di Alessandria, l’occupazione è lievemente aumentata rispetto all’anno precedente: +0,20%%, pari a 360 assunzioni in più. Di fatto, l’occupazione è stabile.
Nel dettaglio, la media annuale degli occupati è stata pari a 180.110 unità contro le 179.750 del 2011 (+0,20%) e le 180.000 del 2010. Con riferimento al settore di attività economica gli occupati erano distribuiti come illustra la tabella sotto, con netta prevalenza nei servizi (118.000, pari al 66%), seguiti dall’industria (56.000, pari al 31%) e dall’agricoltura (6.000, pari al 3%).

14 giugno 2013

Parte del pubblico

 

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