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ALESSANDRIA: L’azienda Ospedaliera ha presentato ai cittadini l’attività svolta nel 2012


Cavallera e Giorgione

Una giornata caratterizzata dalla presentazione di dati, numeri e attività. All’insegna dellacomplessità e del tentativo, da parte dell’Azienda, di trasmettere la difficoltà di governare tale sistema, oltre che i numeri che vi ruotano intorno, con la maggior chiarezza possibile.

Oggi vi raccontiamo cos’è accaduto nelal giornata di Giovedi alla roesenza dell’assesore regionale alla Sanità Ugo Cavallera che ha elogiato l’Aso; nei prosimi giorni  entreremo nel dettaglio di qualche argomento specifico “L’obiettivo del nostro Bilancio Sociale – spiega il direttore generale Nicola Giorgione – è quello di fornire con trasparenza ai nostri interlocutori gli strumenti per comprendere i risultati raggiunti dall’amministrazione in un anno di attività, anche e soprattutto in termini di ricadute sulla collettività, oltre che per condividere programmi, progetti e risultati. Questo è il quinto anno in cui la nostra Azienda pubblica volontariamente il suo Bilancio Sociale: non abbiamo voluto mancare questo appuntamento, nonostante le crescenti difficoltà, perché riteniamo che sia dovere di un’Azienda Ospedaliera pubblicare il proprio rendiconto che non può che essere sociale, perché origina dall’uso di risorse comuni destinate a generare benefici per la società e perché sociale è il suo orizzonte di intervento”.

 

Una parte del pubblico

L’Assessore Ugo Cavallera dichiara: “La presentazione del bilancio sociale, di genere e della relazione sulla performance dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è l’occasione per un confronto basato sui dati e sui numeri dell’attività. Come Assessore alla Sanità chiamato a ricoprire l’incarico in un momento delicato, intendo ribadire anche in questa sede l’impegno costante della Regione, nelle sue varie articolazioni, alla risoluzione dei molti e complessi problemi di carattere generale che ci troviamo ad affrontare. La sanità piemontese è di buon livello, con punte di eccellenza: il nostro sforzo è di continuare a mantenerla tale, con un’attenzione particolare all’efficienza e alla compatibilità economica di tutto il sistema, alla prevenzione, all’appropriatezza delle cure e delle prestazioni, al rapporto ospedale- territorio, alla continuità assistenziale.

Per quanto riguarda l’Azienda sanitaria ospedaliera di Alessandria, non posso che compiacermi per il positivo riscontro del recente Programma esiti di Agenas, che la colloca tra le prime in Italia. Sono certo che anche nel 2013 sarà all’altezza dei migliori standard qualitativi, grazie all’impegno di tutti gli operatori”.

 

ALCUNI DATI

Le difficoltà legate al contesto socioeconomico emergono anche nel documento aziendale, dal quale affiora soprattutto l’impegno delle persone che vi lavorano, come testimoniano i risultati qualitativi e quantitativi: pur nel contesto di forte razionalizzazione delle risorse (dotazione organica, posti letto medi, erogazione di cassa effettiva della Regione) gli sforzi di tutti i professionisti hanno prodotto volumi di attività di ricovero e dell’attività ambulatoriale complessivamente invariati. Sul fronte qualità, il programma esiti di Agenas ha dato ottimi risultati, ponendo l’azienda di Alessandria al secondo posto nella classifica virtuale del Sole 24 Ore, mentre i cittadini attraverso la customer hanno espresso ancora una volta un giudizio positivo sulla relazione e la qualità dell’assistenza.

Un po’ di numeri: 30.826 i ricoveri annuali, 2.398.194 le prestazioni ambulatoriali, 14.195 gli interventi chirurgici, 39.865 gli accessi al pronto soccorso del Civile, di cui 8.067 seguiti da ricovero in lieve riduzi one rispetto al 2011, mentre per l’infantile si attestano in 22.273 di cui 1632 seguiti da ricovero. Ancora basso, purtroppo, il dato relativo alla continuità assistenziale: su 64 richieste attivate ne sono state prese in carico dal territorio solo 26.

I dati confermano inoltre il ruolo dell’Azienda come ospedale di elevata specializzazione, in quanto più della metà delle prestazioni di ricovero sono di alta complessità, ma i presidi aziendali continuano a sostenere una pressione importante sulle prestazioni di base che dovrebbero invece trovare risposta nel territorio di riferimento, come previsto nel nuovo piano sanitario.

Anche in questa edizione nel documento vengono rendicontate le performance 2012 e rappresentati gli obiettivi strategici 2013, mentre due sono le novità introdotte: il Bilancio di genere, per consentire una lettura dei dati in ottica gender sensitive; un “inserto” sull’Infantile per focalizzare l’attenzione e migliorare la conoscenza di questo presidio, molto amato dalla collettività.

6 giugno 2013 

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