Un interpellanza per salvare i dipendenti dell’Aspal. Secondo l’ex sindaco Piercarlo Fabbio, infatti qualche spiraglio potrebbe esserci. L’ex sindaco di Alessandria, infatti, ha presentato, nella giornata di mercoledì un’interpellanza per conoscere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione Comunale rispetto a questi lavoratori che hanno espliciti diritti.
“Mi pare che questa immane fretta nel fare a meno di dipendenti in forza alle partecipate – dichiara Fabbio – sia più organica a salvare l’Amministrazione di sinistra dal commissariamento, che a rendere economicamente più compatibile l’attuale situazione del Comune”.
“Ricordo infatti – conclude Fabbio – che entro la metà di agosto, la Giunta dovrà presentarsi in Consiglio Comunale con i bilanci stabilmente equilibrati e la fretta potrebbe essere dovuta a questa decisione che il Ministero dell’Interno nella sua ultima nota ci ha comunicato. Noi pensiamo sia meglio pensare ai dipendenti che al destino del personale politico”.
Di seguito il Testo integrale dell’interpellanza:
Oggetto: Messa in liquidazione di Aspal e possibile rientro in Comune dei dipendenti esternalizzati nel 2008
Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 114 del 28 aprile 2008, vennero affidate ad Aspal, per la durata di trent’anni a decorrere dal 1 maggio 2008 le attività inerenti la gestione dei servizi informatici della città di Alessandria, il servizio giovani, l’attività di mediazione culturale, e quella di trasporto e distribuzione maqteriali di consumo e generi diversi in uffici e scuole comunali, nonché distribuzione generi alimentari agli asili nido.
La Deliberazione della Giunta Comunale n. 115 del 28 aprile 2008 stabiliva due principi (così come l’accordo sindacale del 29 aprile 2008):
a) al personale trasferito sarebbe stata mantenuta l’applicazione del c.c.n.l. Enti Locali;
b) sarebbe stata salvaguardata la possibilità di rientro, a domanda, presso l’Amministrazione Comunale di Alessandria in caso di scioglimento della Società ASPAL o nel caso di trasferimento della gestione delle attività esternalizzate ad altri soggetti privati
(accordo sindacale del 29 aprile 2008) “2) di procedere al rientro presso il Comune di Alessandria dei lavoratori di cui al punto 1 ‘lavoratori di contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato o altra tipologia, purché in possesso dei requisiti per la stabilizzazione previsti dalle Leggi Finanziarie 2007/2008’ nell’eventualità di reinternalizzazione dei servizi o di trasformazione, scioglimento o fallimento della Società ASPAL S.p.A., oppure di affidamento dei servizi descritti in premessa a soggetto gestore a capitale prevalentemente privato.
Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 9 agosto 2012, l’organo suddetto decideva di “di autorizzare (…) la procedura di liquidazione e successivo scioglimento della società partecipata al 100% A.S.P.AL S.R.L. di Alessandria, nel rispetto delle norme del codice civile e delle clausole statutarie, previa cessione dei rami di azienda dei servizi mediatori culturali, giovani, musei (museo del Cappello e Teatro delle Scienze), I.A.T. (Informazioni e Accoglienza Turistica) e I.C.S. (Istituto Cooperazione per lo Sviluppo) a favore dell’Azienda Speciale Multiservizi ‘Costruire Insieme’.
Peraltro la Deliberazione summenzionata, pur enumerandoli, non faceva cenno al futuro di altri servizi, che nel tempo e da varie Amministrazioni erano stati conferiti ad Aspal, come:
– la gestione dei servizi informatici del Comune di Alessandria
– la riscossione delle entrate comunali (COSAP e imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni)
Ciò ha ingenerato la nascita di dubbi e incertezze non risolti in fase di discussione della Deliberazione n. 65, nonostante il problema fosse stato richiamato dal sottoscritto e da altri colleghi, che peraltro evidenziavano la profonda contraddizione fra la frase contenuta in delibera (“Aspal ha mantenuto, malgrado le diverse trasformazioni giuridiche, la propria natura di soggetto posseduto, vigilato e controllato dall’Ente locale e può rappresentare, ora, per la Città di Alessandria, fonte di ampie possibilità di sviluppo di ulteriori sinergie, anche attraverso il reperimento di forme alternative di finanziamento, nella gestione dei servizi pubblici locali cui continua ad essere preposta.”) e il dispositivo che ne sanciva la liquidazione.
Con interpellanza del 19 novembre 2012 il sottoscritto chiedeva ragione dei comportamenti dell’Amministrazione e delle questioni allora irrisolte, ricevendone risposte evasive o comunque insoddisfacenti e non puntuali.
Ora la situazione dei lavoratori del SIT/Aspal è purtroppo conosciuta, dopo la deliberazione della Giunta Comunale e del Consiglio (in attesa di adozione) che trasferisce al CSI i servizi ICT del Sit/Aspal. L’esubero di detti lavoratori, n mancanza del contratto di servizio del Comune, unilateralmente annullato, è una certezza.
Il sottoscritto quindi
interpella la sindaca
al fine di conoscere se l’Amministrazione intenderà rispondere affermativamente ai lavoratori che ne abbiano diritto, nel momento in cui decidessero di attivare la clausola di rientro ovvero se questi ultimi dovranno scegliere altre soluzioni per far valere le prerogative sancite a loro stessa tutela, delle loro famiglie e del loro futuro lavorativo.
Piercarlo Fabbio – Presidente gruppo PDL
26 giugno 2013