Un dossier, che qui anticipiamo in alcuni passaggi, verrà presentato pubblicamente martedì 18 giugno, alle ore 21 presso la Casa di quartiere, in via Verona, 116 nell’ambito di un incontro durante la quale il Movimento approfondirà le problematiche evidenziate dall’indagine di cui sopra.
“Le scelte, le decisioni, le strategie e la gestione dell’Amag – scrivono i grillini nel loro dossier – sono state patrimonio e prerogativa di due persone: il Sindaco Fabbio e il Presidente Repetto. La gestione ritenuta da alcuni, per usare un eufemismo, discutibile per non dire allegra e disinvolta e l’impressione, condivisa da molti, che ci fossero una serie di vicende poco chiare nella gestione, spinse il M5S di Alessandria, attraverso i suoi consiglieri comunali, stimolati anche dalle sollecitazioni di numerosi cittadini, ad attivarsi affinchè fosse istituita una Commissione d’indagine su mandato del Consiglio Comunale. Questa doveva riguardare tutte le aziende partecipate (tra cui la stessa AMAG) durante il quinquennio (2007 – 2011), periodo riferito all’amministrazione Fabbio”
“Dopo mesi di lavoro – aggiungono gli esponenti del Movimento Cinque Stelle – avendo esaminato in modo accurato tutto il materiale a disposizione, la commissione ha elaborato un documento, corredato di numerosi dati, che boccia seccamente le scelte fatte e dal quale si evince chiaramente che le risorse a disposizione si potevano sfruttare a vantaggio dell’intera collettività: ad esempio, diminuendo le bollette per i soggetti più deboli oppure trasferendo le stesse risorse verso altri servizi.
Invece l’AMAG era diventata una sorta di “bancomat a disposizione per distrarre soldi pubblici” da cui poter prelevare risorse anche a fini politici, clientelari ed elettorali.”
“Il percorso intrapreso – aggiungono i grillini – ha dimostrato e permesso, per la prima volta negli ultimi decenni, che una richiesta proveniente dai cittadini si sia tramutata in un’azione istituzionale, la quale ha messo in evidenza come determinate persone, anziché operare per il bene comune, abbiano sfruttato la propria posizione a fini esclusivamente di parte, sprecando risorse pubbliche per circa 8 milioni di euro in sponsorizzazioni, liberalità e consulenze!”
Di seguito alcuni stralci del dossier.
SPONSORIZZAZIONI: 2 milioni di Pubblicità a giornali ed enti
L’AMAG, sotto questo aspetto, si è trasformata sempre più in una specie di “pubblica cassa continua” per finanziare progetti ed iniziative, alcune, poche a dire il vero, anche meritevoli ma, senza nessun controllo da parte del Comune.
Andiamo nel concreto. Prendiamo ad esempio il comparto “sponsorizzazioni”. Nella lettura dei seguenti dati, dobbiamo inoltre ricordare che, di fatto, l’AMAG opera in un mercato che si potrebbe definire di monopolio cittadino, per un bene (la veicolazione del gas, la sua commercializzazione in ambito locale e l’acqua) che anche volendo è molto difficile poterne fare a meno.
Conseguentemente le spese di sponsorizzazione dovrebbero essere minime tutt’al più indirizzate a conquistare nuovi mercati extra cittadini. Così non è stato. Ecco il desolante dettaglio emerso dalla lettura dei documenti allegati ai verbali della commissione d’indagine.
Ecco le voci più clamorose:
564 MILA EURO NEL 2007
In definitiva, solo nel 2007 sono stati utilizzati in attività di “promozione” ben 564.000 Euro.
462 MILA EURO NEL 2008 E 317 MILA NEL 2009
Nel 2008 hanno proseguito sulla stessa linea. Si è finanziato il concerto del Finley (?), la comunità montana del Suol d’Aleramo (‘), l’immancabile “un volto per il turismo” che a nostro parere nulla ha che a vedere con l’attività concernente il gas e dell’acqua, sempre radio BBSI, la squadra di calcio, la SOMS di Mandrogne, e ben 50.073 Euro al “Nuovo Basket”. Fra i beneficiari anche l’AGESCI e la CGIL.
Insomma chi non ha ottenuto almeno un piccolo contributo dall’AMAG non era proprio nessuno. Totale sponsorizzazioni anno 2008? 462.486 Euro.
Nel 2009 seguendo la stessa logica e la stessa procedura, spese per un totale pari a 317.051 Euro.
266 MILA EURO NEL 2010 E 436 MILA NEL 2011
E’ nel 2011, l’anno della campagna elettorale, che l’AMAG riesce a dare il meglio di sè
Si sponsorizza in pratica di tutto: dalle solite radio, ai vari circoli culturali, al pranzo della befana, al tamburello di Basaluzzo, alla CISL (2.560 Euro) per una loro guida, a mostre fotografiche; non manca neppure il finanziamento alle corali, ad alcune Parrocchie (forse quelle più amiche?), alle società di ciclismo, ai circoli ACLI, alla manifestazione “Magnacinema”, al contributo al comune di Morsasco, agli 80.000 euro per l’ esposizioni di orchidee (ma davvero sono un prodotto tipico alessandrino?), ai vari circoli ricreativi sparsi per la provincia, fino ai 10.000 Euro per la stampa di adesivi.
Il totale è davvero impressionante. Si sono spese in “promozioni” ben 436.516 Euro (Tra tutte le voci non c’è quella di Oggi Cronaca perché noi non abbiamo preso neppure un centesimo dall’Amag – n.d.r.)
Proviamo adesso a fare il calcolo del totale delle spese di sponsorizzazioni nel periodo esaminato: 564.000 (2007) +462.400 (2008) +317.000 (2009) +266.000 (2010) + 436.000 (2011) per un totale di 2 Milioni e 45mila euro.
Quanti “Informa giovani”, o altri servizi, si sarebbero potuti mantenere se non si fossero sperperate tutte quelle risorse in attività non indispensabili? E tutto questo quando il comune già dava segni di difficoltà finanziaria e l’economia dell’intera città iniziava a segnare il passo.
SPESE DI RAPPRESENTANZA PER 483 MILA EURO
Le spese di rappresentanza al momento dell’insediamento della nuova gestione erano di 12.847 Euro. Una cifra “considerevole”, quasi 1.000 euro al mese per “la rappresentanza”, quindi immaginiamo pagati cash al portatore. Nel 2008 la cifra raddoppia arrivando a 31.829. L’apoteosi si raggiunge nell’anno 2009 con spese di rappresentanza pari a 155.008 Euro. Non vi sono termini appropriati per denunciare quello che possiamo considerare un vero e proprio scandalo morale.
I
Sembra impossibile, ma è quello che ci dicono i documenti esaminati. Negli anni presi in considerazione (2007 – 2011), durante l’amministrazione Fabbio, l’AMAG ha speso in “rappresentanza” la bellezza di 483.370 Euro. Ma quanto ci sono costati al giorno gli amministratori AMAG?
UNA NOTA CURIOSA: I VIAGGI IN MOLDAVIA
Fra i tanti documenti che abbiamo visionato, ce n’è stato uno in particolare che ha richiamato la nostra attenzione. La tabella dei rimborsi spese C.E.O., cioè i rimborsi del Presidente del CDA.
E cosa notiamo? Che il 14 Maggio del 2010 il CEO si trovava a spese nostre in Moldavia, ma anche il 5 Ottobre del 2010 il CEO si trovava a spese nostre in Moldavia, così come il 14 Ottobre 2010 il nostro C.E.O., con nostri rimborsi, era in Moldavia.
Indovinate dove era il CEO dell’AMAG il 12 Novembre 2010?
In Moldavia naturalmente. Forse che la nostra rete dell’acqua e del gas si estenda fino in Moldavia? Forse era là per acquistare con cognizione di causa le ormai famose rose.
734 MILA EURO DI SPESE LEGALI
Ricordiamo che la scelta dell’avvocato si attua con un rapporto fiduciario, senza quindi bisogno di indire nessun appalto pubblico. Nel 2007, con la vecchia gestione, le spese legali ammontavano a 18.861 Euro, una cifra addirittura modesta per una società come l’AMAG. Nel 2011, le spese legali sono arrivate alla cifra spropositata di 306.300 euro. Le spese legali complessive hanno raggiunto nell’era dell’amministrazione Fabbio, la cifra di 734.000 Euro. Contro chi è entrata in causa per una cifra così rilevante?
CONCLUSIONI
“Pensiamo che ci sia ben poco da aggiungere – dicono i rappresentanti del Movimento Cinque stelle – i numeri parlano da soli. Solo un’ultima considerazione. Oggi siamo di fronte ad una crisi finanziaria del comune senza precedenti. Probabilmente avere oggi a disposizioni le risorse sperperate anche attraverso le aziende partecipate negli anni passati, ci consentirebbe di poter proporre soluzioni alternative allo stato di crisi che colpisce i dipendenti, le nostre aziende e l’intera città. L’aspetto disarmante è che se si sono sperperate delle risorse, queste erano comunque nella disponibilità. Il giudizio, inequivocabile, è che sono state male utilizzate.
E se le risorse c’erano, forse il comune ha ancora oggi la forza in sè, strutturale, di superare questo grave momento di crisi. Abbiamo voluto denunciare gli sprechi AMAG non solo per una ragione etica, ma anche per affermare che Alessandria potrebbe trovare nella sua stessa organizzazione la potenzialità per superare questo momento di crisi. Bisogna perciò partire da una nuova visione che riguarda la “gestione” della cosa pubblica. Ed è per questo ci stiamo battendo. Per questo abbiamo voluto la commissione AMAG.
Solo con un diverso modo di intendere e vivere la missione di amministratore riusciremo a superare questo grave momento di crisi. Questa è la nostra speranza e questo è il nostro impegno.”
17 luglio 2013