Giovedì mattina a Palazzo Chigi, a Roma si è svolto il Tavolo interministeriale per la discussione del ‘caso Alessandria’.
Il Tavolo è stato particolarmente rilevante per la presenza ed il coordinamento del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei Ministri, Filippo Patroni Griffi, che ha dato valore ed autorevolezza alla riunione.
“Sono moderatamente soddisfatta – ha commentato il sindaco, Maria Rita Rossa – per il fatto che l’incontro è stato di merito ed operativo, teso alla ricerca di soluzioni.
Abbiamo ripercorso la strada che ha portato al dissesto, evidenziando i passaggi tecnico-contabili e valutando la situazione nell’ambito più generale della crisi complessiva del capoluogo e del territorio, un’area strategica per tutto il Nord-Ovest d’Italia, sostenuti, pertanto, dalla presenza del presidente della provincia, Paolo Fiippi.
Al primo punto della discussione c’è stata la composizione del Bilancio Strutturalmente Riequilibrato per il quale abbiamo chiesto venga concesso alla nostra Amministrazione tempo per il risanamento così da evitare di essere obbligati a manovre feroci.
Nei prossimi giorni, coordinati personalmente dallo stesso Sottosegretario, si riuniranno i tecnici dei Ministeri degli Interni e del Tesoro per individuare strade e soluzioni con l’obiettivo di superare la rigida normativa attuale.
Subito dopo seguirà una nuova convocazione del Tavolo tenendo conto che la scadenza dei sessanta giorni, richiesti dal Ministero degli Interni, è ineludibile. Questo è ben noto e preoccupa anche lo stesso Ministero”.
“Il secondo punto della discussione – ha continuato il sindaco – è stato il tema dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali ponte per la ricollocazione del personale, a cominciare dalla cassa integrazione in deroga e dai contratti di solidarietà, valutando la possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali esistenti equiparando, in questo caso eccezionale, i dipendenti pubblici con quelli degli altri comparti.
È stato posto, in particolare, il tema della cassa integrazione della durata di trenta mesi per tutti i dipendenti che, come quelli di Aspal, hanno bisogno di tempi e tutele.
Ci ha rammaricato l’assenza, al Tavolo, della Regione Piemonte per il ruolo primario che ha nella gestione della cassa integrazione in deroga”
27 giugno 2013