Anche quest’anno la SCUOLA PRIMARIA DI VILLALVERNIA dell’Istituto Comprensivo “Tortona B”, ha realizzato il progetto di Educazione alla Salute, intitolato, non a caso, “Seminiamo buon cibo”, in quanto alcune delle attività scolastiche riguardano la realizzazione e la cura di un orto a scuola, nonché piccoli laboratori di cucina ed interventi nelle classi di esperti in educazione alimentare ed operatori nel settore della produzione alimentare. Il progetto prevede anche la realizzazione di Conferenze a scuola che possano sensibilizzare le famiglie sull’importanza di un corretto stile di vita e di una corretta alimentazione fin dai primi anni di vita. Come nella serata del 9 maggio scorso, in cui, il Preside, prof. Carlo Buscaglia, ha presentato nella Scuola Primaria S. D’Acquisto, il relatore d’eccezione di quest’anno: il dottor Paolo Bellingeri, medico chirurgo da anni attivo nel settore della nutrizione oncologica e preventiva che attualmente si occupa di malati oncologici, sviluppando programmi di educazione alimentare finalizzati alla prevenzione e riabilitazione nelle varie fasi di patologia. Autore, inoltre, di libri sull’argomento, si occupa attivamente di formazione in ambito nutrizionale.
Al pubblico attento e molto interessato, composto prevalentemente da genitori ed insegnanti, il dottor Bellingeri ha ricordato come l’alimentazione moderna si è allontanata dalle reali necessità del nostro corpo e del nostro stesso vivere. “Cibi industriali, raffinati e ricchi di conservanti, additivi, coloranti, grassi, zuccheri, non sono certo ciò di cui l’organismo ha bisogno per vivere bene”.
“La prevenzione dei tumori, sostiene il dottor Bellingeri, comincia a tavola”. Questa affermazione ormai circola da un po’ e, finalmente, forse stiamo riuscendo a capire che la nostra salute dipende in buona misura da come “trattiamo” il nostro corpo, oltre che da fattori esterni o predisposizioni genetiche”. Specifica il dottore che “un consumo quotidiano di carne rossa e carne conservata, già nel breve e medio termine, causa un aumento del rischio rispetto al consumo di pesce”. Inoltre: “Un’alimentazione ricca di frutta e verdura infatti eviterebbe nel 20-33% dei casi un tumore al polmone, 66-75% un carcinoma gastrico, 33-50% un carcinoma mammario, 66-75% un tumore del colon e del retto, 33-50% un tumore della bocca e della gola, 33-66% un tumore del fegato, 50-75% un carcinoma dell’esofago”.
Verdure, frutta, legumi e pesce, sono quindi da considerare a tutti gli effetti cibi anti-cancro, quelli che svolgono un’azione protettiva nei confronti di questa malattia.
Da non sottovalutare, inoltre, il problema dell’obesità infantile. Secondo il Ministero della Salute, in Italia il 12% dei bambini risulta obeso, mentre il 24% è in sovrappeso: più di un bambino su tre, quindi, ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. “Chi è obeso sin da bambino, fa presente il dottor Bellingeri, lo è spesso anche da adulto: aumenta quindi il rischio di sviluppare precocemente fattori di rischio di natura cardiovascolare (ipertensione, malattie coronariche, tendenza all’infarto) e condizioni di alterato metabolismo, come il diabete o valori elevati di colesterolo nel sangue”.
Insegnare ai propri figli a mangiare bene deve essere parte dell’educazione fornita dai genitori. E poiché l’educazione parte dall’esempio, si deve fare innanzitutto un bilancio delle abitudini alimentari per modificarle se non sono salubri: ne guadagnerà in salute l’intera famiglia!
19 maggio 2013