Sabato mattina alla Sala Romita del Comune di Tortona si è svolto un interessante convegno dal titolo “La miniera urbana” – l’utilizzo dei rifiuti come combustibile solido secondario (CSS)” promosso da SRT spa, la Società Pubblica per il Recupero e il Trattamento dei Rifiuti del bacino Tortona-Novi-Acqui e Ovada, presieduta da Manuel Elleboro.
E’ stato proprio il presidente ad aprire i lavori, spiegando la necessità di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti, soprattutto di quelli in discarica ed illustrando le nuove possibilità che offe il Decreto Ministeriale del 14 febbraio scorso che individui i rifiuti come risorse, ma soprattutto sotto una luce diversa rispetto ai rifiuti indifferenziati considerato come CDR (Combustibile da Rifiuti) che venivano usati nei cementifici.
“La nuova legge – ha detto Elleboro – prevede che il rifiuto tal quale possa essere trasformato in Combustibile solido secondario (CSS) ed è tutto un altro mondo rispetto al Cdr. E’ previsto un trattamento del rifiuto, che diventa una materia prima attraverso una filiera controllata.”
Diventa cioè un rifiuto secco in grado di essere bruciato e produrre energia, calore e tanto altro.
Dopo Elleboro ha preso la parola Mauro D’Ascenzi, Amministratore delegato di Acos spa che ha sottolineato l’enorme quantità di rifiuti che vengono prodotti e come il costo a carico delle famiglie non potrà che aumentare se non vengono prese delle decisioni importanti in merito.
“Il conservatorismo ambientale – ha detto Mauro D’Ascenzi – è nemico del progresso, l’uomo deve rispettare l’ambiente adeguandosi.”
Molto articolato l’intervento di Camillo Piazza presidente del Consorzio Ecocarbon che ha illustrato i benefici ambientali dell’utilizzo del CSS. Piazza ha spiegato che il 60% dei rifiuti finisce in discarica e lo stato per questo spende 830 milioni di euro all’anno. Poi ha detto che importiamo carbone per 3 miliardi di euro all’anno e che gli impianti che utilizzano il CSS inquinano la metà di quelli a carbone. “Per questo motivo – ha detto Piazza – proponiamo di sostituire gli impianti a carbone con quelli a CSS provenienti dai rifiuti. Questo consentirà di ridurre la tassa sui rifiuti fino al 30%.”
Piazza fatto portato ad esempio l’impianto gestito dalla loro società a Venezia, che ogni anno consuma 1 milione 400 mila tonnellate di Combustibile Solido Secondario (CSS) proveniente dai rifiuti indifferenziati che viene poi utilizzato per teleriscaldamento e produrre energia.
“Questi impianti – ha detto Piazza – vengono realizzati apposta vicino alla città perché così è possibile utilizzare il teleriscaldamento. A Venezia, il Comune, grazie a questo impianto guadagna 20 milioni di euro all’anno.”
Piazza ha anche invitato a promuovere e diffondere quanto avviene in altri paesi dove i rifiuti vengono considerato come risorsa e materia prima e in Italia invece sono visti in maniera diversa, auspicando maggiore conoscenza e cultura dell’informazione al riguardo.
Dopo la pausa caffè il convegno è continuato con gli interventi di Gianluca Bertazzoli responsabile della comunicazione di Corepla che ha spiegato come la raccolta differenziata della plastica, spesso contiene molti materiali estranei e non riciclabili e questo pregiudica il riciclo stesso, ed infatti il 40% della plastica raccolta attraverso la differenziata finisce per essere bruciata attraverso appositi impianti e non riciclata.
Infine c’è stato l’intervento di Burkhard Klotz, amministratore delegato di Ladurner srl la ditta che vuole costruire un biodigestore alle porte di Tortona e che gestisce diversi impianti sparsi in varie zone d’Italia che ha spiegato come producono il Combustibile da rifiuto (CDR) di qualità e lo bruciano in appositi impianti.
26 maggio 2013