Il Punto nascite dell’ospedale di Tortona era il migliore e il più attrezzato della provincia dopo quello di Alessandria, ma, inspiegabilmente, è stato soppresso a favore di quello di Novi Ligure che presentava ben 10 parametri che non rientravano negli standard sanitari contro i due del Punto nascite di Tortona.
Lo dice una relazione congiunta effettuata nel novembre scorso da un gruppo di esperti dei tre massimi organismi sanitari della zona: l’Asl della provincia di Alessandria, l’Azienda Ospedaliera alessandrina e l’Asl della provincia di Asti.
Un documento che è stato divulgato dal PD a tutti i giornalisti presenti durante una recente conferenza stampa.
Da questo documento risulta che un pool di esperti, tra il 19 e il 22 novembre scorso, hanno effettuato accurati sopralluoghi nei reparti di Ostetricia, Ginecologia, Pediatria e Neonatologia di Alessandria, Asti, Tortona, Novi Ligure, Casale Monferrato ed Acqui Terme giungendo alla conclusione che la struttura migliore è quella di Alessandria dove vengono rispettati tutti i 32 standard sanitari presi in esame e concordati in armonia con quelli stabiliti dall’accordo Stato-Regione del 16 dicembre 2010.
Dopo Alessandria c’è Asti con un paramento “fuorilegge” e al terzo posto l’ospedale di Tortona con due parametri non in regola. L’ospedale di Novi Ligure presentava ben 10 parametri non rispettati (cioè uno su tre), quello di Acqui Terme 11 e quello di Casale Monferrato addirittura 14 sui 32 presi in esame.
Dai sopralluoghi, nella relazione emerge chiaramente che l’ospedale di Tortona è superiore sia a quello di Novi che a quello di Acqui e Casale Monferrato: “In tutti i Punti nascita eccetto Acqui e Novi – scrivono gli esperti – la sala operatoria, per espletare un eventuale taglio cesareo in emergenza, è situata allo stesso piano e nelle immediate vicinanze. A Novi c’è un piano di differenza pertanto il percorso in emergenza dalla sala parto alla sala operatoria non è ottimale”.
Nella relazione conclusiva il pool di esperti dichiara che “In merito all’adeguatezza della dotazione tecnologica, strutturale e logistica e non ultimo dei costi sostenibili, la locazione che risponde a tutti i requisiti per una struttura unica di pediatria e neonatologia, non può che essere presso il presidio di Tortona.”
Perché allora, il Punto nascite di Tortona è stato soppresso a favore di quello di Novi Ligure?
C’è stato qualcuno che ha “manovrato” in tal senso? O c’è un documento successivo che attesta il contrario malgrado lo squilibrio dei parametri fra Tortona e Novi Ligure?
Perché la Regione o l’Asl,o chi ha dato corso all’unificazione degli ospedali di Tortona e Novi Ligure così come previsto dal Piano Regionale, ha scelto di non seguire le indicazioni del pool di esperti ed è stato deciso di chiudere il Punto nascite di Tortona a favore di quello a Novi Ligure, quando con ogni probabilità, dovranno essere spesi soldi pubblici per adeguare l’ospedale “San Giacomo” di Novi agli standard sanitari mentre a Tortona non ci sarebbe stato da spendere nulla?
E ancora: perché nessun politico, né esponente sanitario o del Comitato in difesa dell’ospedale, ha fatto presente il contenuto della relazione opponendosi alla chiusura del Punto nascite di Tortona?
Non lo sapevano o hanno fatto finta di nulla?
Angelo Bottiroli
22 maggio 2013