Un pattuglia della Polizia stradale alessandrina nei pressi di ovada sottoponeva a controllo A.A., di anni 29, tunisino, residente in germania da oltre tre anni, dove si era ritirato dopo aver commesso in italia per oltre 5 anni reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti; era stato arrestato più volte per spaccio di droga e subìto condanne di modesta entità.

Il giovane aveva fornito generalità diverse riuscendo a sottrarsi all’esito di una più vasta indagine operata dalla Procura della Repubblica di Sanremo che aveva interessato una decina di indagati. per tale motivo era espatriato nel 2010 in Francia e poi in Germania.

Nei confronti dello straniero pendeva un provvedimento di custodia cautelare in carcere e, cosciente della circostanza, quando è stato fermato dagli agenti della Polizia stradale di Ovada, ha fornito l’ennesimo nome falso. La mancanza di un documento d’identità, il possesso di una nuova e fiammante autovettura di marca prestigiosa e valore elevato, hanno “fatto vibrare le antenne” degli esperti poliziotti che avviavano tutta una serie di accertamenti. La consultazione delle banche dati in uso alle forze di polizia, l’immediata collaborazione fornita dai centri di cooperazione di polizia e soprattutto l’esito del fotosegnalamento operato presso la polizia scientifica, permetteva di determinare con certezza le generalità dell’individuo e l’esistenza dell’ordinanza che ne disponeva l’arresto.

 28 maggio 2013