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LETTERE IN REDAZIONE: Alessandria vista sotto un’angolazione un po’ diversa dal solito


Giuseppe Cavallaro ha la macchina fotografica nel suo DNA, anzi prima di essere fotografo è artista, con lo studio in una via del centro storico cittadino.

Il suo obiettivo gira per le nostre strade, fra la nostra gente per cogliere gli scorci caratteristici delle nostre chiese, delle nostre case, immerse nella ragnatela dei nostri usuali percorsi.

È un modo di raccontare la nostra realtà attraverso le immagini, immagini rigorosamente in bianco/nero, una fattispecie non scelta a caso, piuttosto per meglio accentuare il carattere di casa nostra. E, l’autore dev’essere ben a conoscenza delle nostre virtù e debolezze.

Il lavoro, concentrato sul supporto di un semplice cartoncino, racconta assai meglio, con maggior precisione di pagine e pagine scritte, basta saper osservare i piccoli dettagli, le sfumature, da fermare con un semplice scatto, nel momento opportuno.

L’angolazione della ripresa è il punto forte di Giuseppe, la più difficile da realizzare in quanto è la caratteristica soggettiva personale, laddove emerge la vera capacità d’interpretazione delle cose osservate, così come i suoi soggetti sono colti negli atteggiamenti, i più spontanei.

Le sue fotografie riportano i ritratti della nostra gente, nei frangenti di vita, i più impensati, nell’ambito delle loro naturali espressioni, accanto gli scorci cittadini.

E, questa non è arte?

 Franco Montaldo



 26 maggio 2013

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