Ha dichiarato costi mai sostenuti per più di 500.000,00 euro, quasi la metà attraverso l’utilizzo di fatture false, e ha evaso l’IVA per oltre 80.000,00. Non è riuscito però a farla franca. E’ stato scoperto e denunciato dai finanzieri della Compagnia di Casale Monferrato, al termine di una verifica eseguita nei confronti della società di cui è responsabile, attiva nel settore della verniciatura di materie plastiche.
I finanzieri si sono insospettiti del fatto che la società annotasse in contabilità fatture passive intestate a imprese riconducibili a familiari dello stesso rappresentante legale, che risultava avessero da tempo cessato l’attività. Gli immediati approfondimenti consentivano di rilevare la mancanza dei relativi flussi finanziari e di determinare l’oggettiva falsità di tale documenti utilizzati evidentemente al solo di fine di abbattere i ricavi e non pagare quanto dovuto al Fisco.
Non solo, dall’esame documentale emergevano ulteriori costi privi di alcuna certezza e determinabilità che facevano salire a 534.000,00 euro gli importi indebitamente portati in deduzione dal reddito.
Gli importi evasi sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione mentre il rappresentante legale della società, avendo riportato in dichiarazione elementi passivi fittizi mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, è stato denunciato per il reato di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 74 del 2000, che prevede la reclusione fino a sei anni.