Poteva sembrare un normale controllo di polizia, ma l’approfondimento degli accertamenti ha portato a scoprire un caso di evasione.
Protagonisti: una pattuglia della Polizia Stradale della Sottosezione autostradale di Alessandria ed un cittadino albanese: tutti di giovane età.
Poco prima delle ore 22,00 dell’altra sera, in A/21 in direzione di Torino, una pattuglia della Polizia Stradale, ferma un’autovettura Opel Astra.
A bordo tre ragazzi distinti, ben vestiti e con fare gentile. Richiesta dei documenti, tutto apparentemente in regola, permesso di soggiorno valido, autovettura assicurata, revisionata ed in ottimo stato.
Gli Agenti della Polstrada comunque non si fidano delle apparenze ed avviano gli accertamenti alla banca dati del Ministero dell’Interno.
La persona apparentemente più distinta risulta essere agli arresti domiciliari in Alessandria per espiare una pena inflitta dal Tribunale di Torino di tre anni e mezzo di reclusione per traffico di stupefacenti.
Si proseguono gli accertamenti e tutto si dimostra vero. Anzi, nel cofano dell’autovettura si trovano borsoni, indumenti ed effetti personali.
L’ammissione: ci ho provato, stavo scappando all’estero, approfittando delle ore serali e notturne per eludere i controlli a casa e per la strada.
Lui, L. V., nato a Shqiptare (Albania) nel 1987, residente ad Alessandria dove avrebbe dovuto espiare la pena, è stato quindi arrestato per evasione e condannato nella mattina successiva per direttissima ad un anno di reclusione, gli altri, connazionali, denunciati in stato di libertà per favoreggiamento personale.
La conclusione: ritorno in cella, tra le sbarre del carcere “Don Soria” di Alessandria, da dove difficilmente potrà uscire prima della fine di tutte le pene accumulate, compresa quella che avrebbe potuto espiare a casa.
30 maggio 2013